Ancora vendite sull’equity in scia al riaccendersi delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Le Borse europee mantengono l’andamento negativo della mattinata e Wall Street apre in ribasso con perdite intorno al mezzo punto percentuale.
Intorno alle 16:15 scambiano in rosso il Ftse Mib di Milano (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1,4%), il Ftse 100 di Londra (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%).
Le minacce del portavoce del commercio americano Robert Lighthizer su possibili nuovi dazi per 200 miliardi di prodotti di importazione cinese, da confermare entro il 30 agosto, hanno spostato nuovamente i riflettori sul tema del protezionismo. Immediata la reazione della Cina, che ha definito “totalmente inaccettabile” la decisione degli Stati Uniti e intende rivolgersi all’Organizzazione Mondiale del Commercio, anche se le tempistiche prolungate lasciano spazio pure per una negoziazione.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati americani di giugno sui prezzi alla produzione, cresciuti in misura maggiore alle attese (+0,3% mensile), in vista di quelli di domani sui prezzi alla produzione. Superiori al consensus anche le scorte all’ingrosso di maggio (+0,6%).
Venerdì l’attenzione tornerà a focalizzarsi sui fondamentali delle società, con l’avvio della nuova stagione di trimestrali che prevede subito i conti di JP Morgan e CitiGroup. In Europa, invece, fari puntati su Innsbruck, dove i ministri degli interni si confrontano sulla questione migranti e sul vertice Nato di Bruxelles, in cui è osservato speciale Donald Trump.
Sul Forex il cambio euro/dollaro continua ad oscillare tra 1,17 e 1,18 e si riporta a 1,174 dopo il calo di stamattina. Dollaro/yen in risalita a 111,2 mentre il cambio fra biglietto verde e yuan cinese si apprezza a 6,674.
Sull’obbligazionario il rendimento del Btp decennale naviga in area 2,68% ampliando lo spread con il Bund intorno ai 232 punti base.
Segni rossi tra le materie prime, con le quotazioni del petrolio e dell’oro penalizzate anche dal rafforzamento della valuta americana. Wti e Brent calano rispettivamente a 73,5 e 77,4 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa che verranno diffusi nel pomeriggio dall’Eia, mentre l’oro arretra a 1.251 dollari l’oncia.
A Milano le vendite investono soprattutto TENARIS (-4%) penalizzata dal downgrade a “neutral” da parte di Credit Suisse e CNH (-4,3%), dopo l’inclusione dei cereali nella lista dei prodotti individuati dagli Usa per le nuove tariffe.
In controtendenza SAIPEM (+1,6%), CAMPARI (+0,8%) e LEONARDO (+0,7%), sostenuta dalla notizia secondo cui il Qatar sta cercando di raccogliere 4 miliardi di dollari per finanziare l’acquisto dei 24 Eurofighter Typhoon ordinati lo scorso dicembre. Il valore del contratto, subordinato alle condizioni di finanziamento ed al ricevimento del primo pagamento attesi per la prima metà del 2018, ammonta a circa 5 miliardi di sterline, 5,6 miliardi di euro al cambio corrente.