ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un ribasso del 2,7% e sotto-performando di oltre due punti percentuali l’omologo europeo (-0,6%), risentendo della seduta negativa del comparto bancario (-1,8%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,6%). Quest’ultimo è stato penalizzato dall’accentuarsi dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo che gli americani hanno ventilato la possibilità di introdurre una seconda tornata di misure protezionistiche contro Pechino, generando altre incognite sui mercati.
La giornata in rosso del settore creditizio si è riflessa sui titoli dell’asset management, con ribassi compresi tra il 2% e il 4%, con la sola eccezione di Fineco vicina alla parità, sostenuta dall’avvio della copertura con un giudizio ‘buy’ da parte di Deutsche Bank con target price a 12,50 euro.
Seduta pesante per Exor (-3,3%), che si è mossa in scia alle vendite che hanno colpito le principali controllate quotate.
Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl proseguono le prese di beneficio su Banca Ifis (-1,2%) e su doBank (-0,5%) dopo il rally dell’ultimo mese. Frena Cerved (-2%) dopo il buon andamento degli ultimi giorni, con la società che potrebbe acquisire Oasi.
Tra le Small Cap ancora in calo, seppure lieve, Banca Intermobiliare (-0,2%), mentre prende fiato MutuiOnline (-4,5%), reduce da un trend molto positivo nell’ultimo mese.