Seduta pesante per il Ftse Italia Tecnologia, che termina in calo dell’1,9%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-1,4%) e il Ftse Mib (-1,6%).
È stata una giornata negativa per l’equity a livello internazionale, in scia al riaccendersi delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina. Gli Usa infatti hanno minacciato di imprre nuovi dazi su 200 miliardi di prodotti cinesi, mossa dichiarata inaccettabile da Pechino che potrebbe rivolgersi alla WTO. Euro/dollaro in calo a circa 1,172 mentre sul fronte macro spiccano i dati americani superiori alle attese sui prezzi al consumo e il calo oltre le stime delle scorte di greggio.
Tornando a Piazza Affari, nel settore IT la big cap Stm chiude in calo del 2,3%, annullando il rialzo della sessione precedente. Debole ma meglio del mercato la tlc Telecom Italia (-0,7%), su cui Barclays ha rivisto al ribasso il target price per le ordinarie a 0,83 euro dai precedenti 0,9 euro. Non sono attese novità sul tema della separazione della rete dal consiglio Agcom che si terrà oggi.
Lievemente in rosso la mid cap Reply (-0,5%), mentre fra le small cap avanza Tas (+1,6%) scelta da Conductor, uno dei maggiori processor di carte del Brasile, per garantire ai propri Emittenti la piena compliance con gli standard dei circuiti carte per i pagamenti ecommerce. Inoltre Tas ha siglato un accordo con l’emittente brasiliano Credz per la realizzazione di un digital wallet fruibile via app da smartphone.
Limita le perdite Exprivia (-0,8%), prima della presentazione del Piano industriale 2018-2023 in programma oggi.