Giornata positiva per i listini azionari internazionali, nell’attesa delle trimestrali delle grandi banche Usa che si aprono oggi con JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup.
Intorno alle 12:15 i principali indici del Vecchio Continente si attestano tutti sopra la parità. In frazionale rialzo il Ftse Mib di Milano (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre viaggia sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).
Dal fronte politico, il Presidente americano Donald Trump ha criticato il piano di una soft Brexit del Premier britannico Theresa May, dichiarando che “ucciderà i futuri possibili accordi tra Regno Unito e Stati Uniti”.
Oltreoceano i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo, preannunciando un avvio positivo anche per i listini a stelle e strisce. C’è attesa per l’inizio della stagione delle trimestrali che oggi 13 luglio prenderà il via negli Stati Uniti.
Dal fronte macro si apprende che il surplus commerciale globale della Cina è aumentato per il terzo mese consecutivo a 41,6 miliardi e oltre le attese, senza risentire dell’effetto dazi. Nonostante le nuove tariffe già scattate da settimane su acciaio e alluminio, a giugno le esportazioni cinesi sono aumentate dell’11,3% rispetto all’anno precedente, anche se hanno mostrato un leggero calo rispetto alla performance di maggio.
In Europa, si è concluso a Innsbruck il vertice informale dei ministri degli Interni dell’Ue. Al termine dell’incontro il leader leghista Matteo Salvini non ha alcun fatto concreto da sbandierare sulla questione migranti.
Sul Forex, scende in area 1,16 il cambio Euro con il biglietto verde. In ascesa anche il dollaro/yen, che torna a quota 112,4.
Movimenti contenuti sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp decennale naviga in area 2,01% mantenendo lo spread con il Bund intorno ai 232 punti base.
Segni rossi tra le materie prime, con le quotazioni del petrolio e dell’oro penalizzate anche dal rafforzamento della valuta americana. Wti e Brent calano rispettivamente a 70 e 73,5 dollari al barile, mentre l’oro arretra a 1.242 dollari l’oncia.
A Piazza Affari sono ben impostate le azioni delle banche con Ubi (+1,2%) e Intesa (+0,4%).
Fca rialza la testa e segna un +0,3%, dopo la debolezza della vigilia.
Corrono inoltre Ferrari (+2,6%) e Leonardo (+2,7%), mentre Telecom Italia (invariata) non riesce a riscattarsi dal calo delle ultime settimane.