Seduta in leggero rialzo per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che avanza dello 0,1 per cento, in linea con il corrispondente indice europeo (+0,2%).
In leggero rialzo dopo il crollo di mercoledì le Borse del Vecchio Continente, con il Ftse Mib in progresso dello 0,4 per cento. Gli operatori rimangono comunque cauti, nell’attesa di sviluppi in merito alla questione dei dazi annunciati dagli Stati Uniti sull’import cinese.
Dopo un rimbalzo in avvio, tornano a scendere le quotazioni del petrolio con il Wti poco dopo la chiusura a 69,6 $/bl e il Brent a 73,4 $/bl.
Diversi sono i fattori contrastanti che stanno muovendo le quotazioni: l’effetto della guerra commerciale sulla crescita globale e la domanda di petrolio, il ripristino dell’output libico dai porti di Es Sider e Ras Lanuf dopo la riconquista da parte della Noc di Tripoli e il nuovo report dell’IEA sulla capacità produttiva dell’Opec.
Quest’ultimo evidenzia come l’Opec, ed in particolare l’Arabia Saudita, potrebbe essere costretta a utilizzare quasi totalmente la propria capacità di riserva per far fronte ai cali di produzione dell’Iran post sanzioni e del Venezuela.
Sull’azionario, svetta ancora una volta tra le big Saipem che avanza di 1,5 punti percentuali. La società ha firmato un accordo con Curtiss-Wright per sviluppare una nuova tecnologia per pompe sottomarine senza fluido-barriera per il trattamento e l’iniezione dell’acqua.
Sopra la parità anche Tenaris (+0,5%) mentre Eni ha chiuso invariata rispetto alla seduta precedente.
In calo frazionale invece le Mid Cap Saras (-0,5%) e Maire Tecnimont (-0,8%), con quest’ultima che ha completato il programma di acquisto di azioni proprie.
Infine, fra le società a minore capitalizzazione, cede l’1,3% Gas Plus mentre evidenzia un calo frazionale dello 0,3% d’Amico, che ha annunciato la cessione della nave cisterna MT Cielo di Milano generando cassa per 2,4 miliardi di dollari.