ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con moderato rialzo dello 0,1% e in linea all’omologo europeo (+0,2%), sostenuto dalla sostanziale tenuta del comparto bancario (-0,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,4%). Quest’ultimo però è sempre rallentato dalle incertezze generate dall’escalation dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina, mentre tra i confini nazionali il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha sottolineato ancora una volta la volontà di tenere il bilancio pubblico sotto controllo.
La buona resistenza alle vendite del settore creditizio ha impattato marginalmente sui titoli dell’asset management, tra i quali continuano a prevalere le prese di profitto. In controtendenza Fineco (+1,5%), tra quelle che hanno resistito meglio alle vendite nella seduta di mercoledì in scia all’avvio della copertura con una raccomandazione ‘buy’ da parte di Deutsche Bank.
Pimpante Poste Italiane (+1,5%), i cui vertici a breve dovrebbero definire una short list in vista della scelta del partner nell’Rc auto.
Parziale rimbalzo per Exor (+1,1%), dopo il pesante rosso della seduta precedente in scia alla performance negativa delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl altra seduta di realizzi su Banca Ifis (-1,1%) e su doBank (-0,9%). Risale invece Cerved (+1,5%), che potrebbe acquistare Oasi per integrare i servizi offerti alle banche.
Tra le Small Cap continuano le prese di beneficio su Banca Intermobiliare (-2,4%), mentre DeA Capital (+1,6%), la cui controllata DeA Capital Real Estate Sgr prosegue nella dismissione degli asset non core dei fondi gestiti, azzera quasi tutta la perdita riportata nella giornata precedente.