Nel primo trimestre 2018/2019, chiuso lo scorso 31 maggio, il gruppo ha contabilizzato un giro d’affari di 418,6 milioni, in progresso del 14,1% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.
Una dinamica positiva che si amplifica a livello di Ebitda adjusted, più che raddoppiato a 1,4 milioni, mentre su base reported tale aggregato riduce il deficit del 66,3% a 2 milioni.
I dati adjusted non comprendono item non ricorrenti, comprese la rettifica dei ricavi da garanzie al netto dei relativi costi futuri stimati per la prestazione del servizio di assistenza.
Per contro l’Ebit adjusted passa a un valore negativo di 4,7 milioni dai precedenti -4,1 milioni, in presenza di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 30,1%.
Il periodo in esame si chiude con una perdita netta adjusted aumentata del 19,5% a 4,9 milioni, mentre su base reported l’ultima riga del conto economico ha ridotto il deficit del 20,9% a 7,9 milioni, in presenza di un recupero di imposta dimezzato a 0,9 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 44,4 milioni, in aumento di 39,9 milioni rispetto a fine febbraio 2018, per effetto di dinamiche stagionali del business che determinano nella prima parte dell’anno un significativo assorbimento di capitale, a fronte di un secondo semestre caratterizzato da una forte generazione di cassa, nonché dagli investimenti posti in essere.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Ceo di Unieuro, ha dichiarato: “In un trimestre stagionalmente debole e poco significativo, Unieuro ha tratto vantaggio dalle acquisizioni portate a compimento nel corso del 2017, continuando a lavorare alacremente ai progetti su cui si fonderà la crescita futura, a partire dal nuovo hub logistico di Piacenza. Nel contempo, confermiamo la nostra strategia di consolidamento omnicanale del mercato e proseguiamo nell’incessante attività di monitoraggio e analisi delle opportunità di crescita esterna tuttora esistenti. Attività che ci auguriamo darà presto i suoi frutti”.