Chiusura debole per il Ftse Mib, che archivia le contrattazioni in ribasso dello 0,3% a 21.822 punti. In rosso anche il Cac 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%). Poco sopra la parità il Dax di Francoforte (+0,2%), con Deutsche Bank in spolvero a +7,1% dopo le anticipazioni sui conti del semestre. Non distanti dalla parità anche i listini di Wall Street, dove l’attenzione è focalizzata prevalentemente sulla stagione di trimestrali che entra nel vivo questa settimana.
Oggi i riflettori erano puntati sul meeting Trump-Putin di Helsinki, mentre domani gli operatori guarderanno soprattutto al presidente della Fed, Jerome Powell, che potrebbe fornire dettagli sui prossimi rialzi dei tassi di interesse.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi di giugno, che hanno confermato le attese con una crescita mensile dello 0,5% dopo il +1,3% a maggio. In chiaroscuro invece i dati della Cina su Pil e produzione industriale, che alimentano i timori per l’impatto sulla prima economia asiatica di un possibile inasprimento dello scontro commerciale con gli Usa.
Per quanto riguarda l’Italia, si segnala invece che il Fmi ha tagliato le stime si crescita all’1,2% nel 2018 (dall’1,5% stimato in aprile) e all’1% nel 2019 (dall’1,1% precedente).
Sul Forex, l’euro/dollaro resta poco sopra quota 1,17 e il dollaro/yen si mantiene a 112,4. Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent in calo di circa 4 punti percentuali rispettivamente a 68,3 e 72,3 dollari al barile in scia alle prospettive di un aumento dell’output da parte dell’Arabia Saudita e all’apertura degli Usa sulla possibilità di acquistare petrolio iraniano per alcuni Paesi, nonostante le sanzioni contro Teheran. In rosso anche l’oro a 1.239 dollari l’oncia.
Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo, con il tasso del Btp decennale al 2,57% e lo spread con il Bund stabile a 220 punti base.
A Piazza Affari acquisti su ITALGAS (+1,7%), CAMPARI (+1,5%), POSTE ITALIANE (+1,5%) e LEONARDO (+1,4%), quest’ultima dopo che la Gran Bretagna ha annunciato il lancio di un nuovo jet da combattimento nell’ambito di un progetto che coinvolge Bae Systems e Rolls-Royce, Leonardo e il costruttore europeo di missili Mbda. Inoltre, Leonardo e la società di leasing Milestone Aviation Group hanno annunciato di essere state scelte per rinnovare la flotta di elicotteri medi di Aramco Overseas Company, parte del gruppo petrolchimico Saudi Aramco.
Sottotono invece FERRARI (-1,5%) e i petroliferi ENI (-1,4%) e SAIPEM (-4,3%) in scia al calo del greggio.