ll Ftse Italia Servizi Finanziari archivia la settimana con moderato ribasso dello 0,4% ma in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (+0,8%), rallentato dalle vendite sul comparto bancario (-2,3%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,2%). Quest’ultimo è stato rallentato dalle incertezze generate dall’escalation dello scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina, oltre che da quelle connesse alle vicende interne nonostante i messaggi tranquillizzanti arrivati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dall’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria, sull’intenzione di assicurare la sostenibilità del bilancio pubblico.
La settimana negativa del settore creditizio ha impattato in larga parte sui titoli dell’asset management, tra i quali però Fineco (+3,8%) chiude in netta controtendenza, sostenuta dall’avvio della copertura con una raccomandazione ‘buy’ da parte di Deutsche Bank con target price a 12,50 euro e dalle parole dell’Ad Alessandro Foti in merito al buon andamento dell’attività in Gran Bretagna. Contiene il ribasso Anima (-0,8%), supportata anche dalla conferma dell’indicazione d’acquisto da parte di un paio di case di investimento.
Ben intonata Poste Italiane (+1,9%), i cui vertici a breve dovrebbero definire una short list in vista della scelta del partner nell’Rc auto.
Nel Mid Cap tra titoli legati alla gestione degli Npl ottava di realizzi su Banca Ifis (-2,5%) e su doBank (-5,9%) dopo il rally dell’ultimo periodo. Frena Cerved (-0,6%), che potrebbe acquistare Oasi per integrare i servizi offerti alle banche.
In luce Banca Farmafactoring (+2,1%), su cui alcuni analisti nelle ultime settimane hanno confermato i propri giudizi positivi.
Tra le Small Cap prese di beneficio su Banca Intermobiliare (-7,3%) che azzera il forte rialzo dell’ultimo mese, così come su MutuiOnline (-2%), la cui performance dell’ultimo mese resta comunque positiva seppure in gran parte ridotta.