Accelerazione nel finale per le Borse europee e lieve miglioramento di Wall Street, che si riporta in poco sopra la parità dopo le indicazioni emerse dall’intervento in Senato di Jerome Powell. Positivo anche il ridimensionamento delle perdite da parte dei tecnologici, dopo le vendite innescate dal crollo di Netflix a causa di una crescita deludente degli abbonati.
A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,7% a 21.977 punti, pressoché in linea con il Dax di Francoforte (+0,8%), mentre chiudono più arretrati il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (flat).
Il presidente della Fed ha sottolineato il recente rafforzamento del mercato del lavoro statunitense e ha definito “incoraggianti” gli ultimi dati sull’inflazione, affermando che per il momento è possibile continuare ad alzare in modo graduale i tassi di interesse, senza sbilanciarsi invece sull’esito del conflitto commerciale in atto. Parole che hanno sostenuto la ripresa del dollaro, che riporta il cambio con l’euro sotto quota 1,17 a 1,168 e quello con lo yen a 112,8.
Sull’obbligazionario, poco mosso il rendimento del Treasury decennale al 2,85% mentre in Europa spicca il calo del Btp al 2,46%, con uno spread dal Bund in contrazione di circa 9 bp a 212 punti base.
Tra le materie prime resta debole il petrolio dopo il crollo di ieri, con Wti e Brent rispettivamente in area 67,4 e 71,9 dollari al barile. Oro in picchiata sotto quota 1.230 punti base, in scia anche al rafforzamento del biglietto verde.
Sul fronte macro, si registra la ripresa oltre le attese a giugno della produzione industriale statunitense (+0,6%). In Italia, in mattinata, sono stati diffusi i dati in crescita su fatturato e ordinativi all’industria e l’indice armonizzato dei prezzi al consumo, in aumento dell’1,4% a giugno.
A Piazza Affari acquisti su MEDIASET (+3,5%) dopo il lancio dell’Opa, in cordata con F2i, su EI TOWERS (+15,1%) con un’offerta da 57 euro per azione. In evidenza anche BREMBO (+2,8%), LEONARDO (+2%) e UBI (+1,8%). Sottotono, invece, RECORDATI (-2,2%). Deboli BUZZI (-0,5%), TENARIS (-0,4%) e CNH (-0,2%). Fuori dal listino principale vola anche RAI WAY (+20,6%), favorita dal possibile consolidamento del settore delle torri.