Milano si muove in controtendenza rispetto alle altre Borse europee e intorno alle 11:40 il Ftse Mib, penalizzato dalle banche, mostra un ribasso marginale dello 0,1 per cento. Positivi invece il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,15%).
Poco mossi i futures di Wall Street, all’indomani dei rialzi innescati dalle parole di Jerome Powell in Senato. Il presidente della Fed, che replicherà oggi con un secondo intervento dinnanzi alla Camera, ha rassicurato i mercati e confermato per il momento il piano di graduali rialzi dei tassi di interesse, sminuendo i rischi legati alle incertezze derivanti dalle questioni commerciali.
Parole che continuano a sostenere il dollaro, tornato in area 1,163 rispetto all’euro e a 113 yen. In rialzo anche il cambio fra biglietto verde e yuan, vicino ai massimi da circa un anno a 6,72.
Nessuna sorpresa di rilievo dai numeri di giugno sull’inflazione dell’Eurozona, che hanno confermato l’aumento al 2% annuo, mentre il dato core è calato allo 0,9 per cento. Sotto le attese, invece, l’inflazione del Regno Unito, che spinge in basso la sterlina a 1,304 dollari e a 0,891 nei confronti della moneta unica.
L’apprezzamento del dollaro penalizza l’oro, sui minimi da circa un anno in area 1.223 dollari l’oncia. Ancora in calo pure le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 67,5 e 71,5 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali dell’Eia sulle scorte statunitensi.
Sull’obbligazionario risale lievemente il rendimento del Btp decennale, al 2,48% dopo il ridimensionamento della seduta precedente, con uno spread dal Bund poco mosso a 214 punti base.
Tornando a Piazza Affari, il Ftse Mib è frenato soprattutto dalle vendite sui bancari UNICREDIT (-1,7%), UBI (-1,4%), BANCO BPM (-1,3%) e INTESA (-1%), oltre che su ITALGAS (-1%) e TELECOM ITALIA (-0,9%).
In rialzo invece STM (+2,8%) in scia alla buona intonazione del comparto dei semiconduttori, grazie ai conti e alle previsioni di Texas Instruments e Asml.
Ben intonati pure i titoli della galassia Agnelli FCA (+0,8%) e CNH (+2,2%), insieme a BANCA GENERALI (+1,1%) e BUZZI (+1,1%).