Il listino tecnologico parte negativo di quasi un punto percentuale ma chiude in rialzo realizzando l’ennesimo massimo storico.
Oltre al listino tecnologico (+0,6%), terminano in verde tutti gli altri principali indici con il Russell 2000 in progresso dello 0,5%, lo S&P 500 dello 0,4% ed il Dow Jones fanalino di coda in crescita dello 0,2%.
Lo S&P 500 risale ampiamente per la prima volta al di sopra della soglia dei 2.800 punti e si lancia verso il precedente massimo di fine gennaio che ormai dista solo un due per cento.
VIX in forte calo (-6%) a 12,10 punti.
L’ottima intonazione di Wall Street è stata alimentata dall’audizione del Chairman della Fed Powell, il quale ha confermato la forza dell’economia a stelle e strisce. I commenti positivi hanno agevolato il recupero di Netflix che termina in ribasso di cinque punti percentuali dopo aver aperto in calo del 14% in scia ai risultati trimestrali assai deludenti.
Forte rimbalzo per il settore delle materie prime (+1,3%), seguito dalla tecnologia (+0,8%). In ribasso energia (-0,4%) e telecomunicazioni (-0,4%).
Quotazioni del petrolio che si stabilizzano a quota 68, 10 dollari al barile con una variazione in rialzo dello 0,1%.
Metalli preziosi in difficoltà per l’ennesima seduta con l’oro in calo di un punto percentuale, ai minimi degli ultimi diciotto mesi.
Dollaro che beneficia delle parole di Powell e risale fino a 1,166 nei confronti della moneta unica e si spinge fino a 1,1635 nella mattinata asiatica.