In un secondo trimestre 2018 appesantito da un contesto di mercato complesso Bb Biotech ha registrato una perdita di 98 milioni di Chf, a fronte di un utile netto di 103 milioni del pari periodo 2017. Nav in calo del 2,8% in Chf, dell’1,1% in euro e del 6,2% in Usd. Per la restante parte del 2018 il management si attende ulteriori progressi nelle pipeline, tra cui approvazioni di importanti
prodotti e pubblicazioni di dati di Fase III per nuovi farmaci in Europa e negli Stati Uniti.
BB Biotech chiude un secondo trimestre 2018 all’insegna della volatilità del settore biotech, riportando una perdita netta di 98 milioni di Chf a fronte di un utile di 103 milioni di Chf del pari periodo 2017.
Tale andamento si riflette sul risultato finale che registra una perdita netta di 70 milioni di Chf, contro un utile netto di 478 milioni di Chf realizzato nei primi sei mesi dello scorso anno.
Nel secondo trimestre le azioni Bb Biotech hanno registrato una flessione dello 0,4% in Chf, dell’1,2% in euro e del 3,9% in Usd.
Nello stesso periodo il Nav ha riportato un calo del 2,8% in Chf, dell’1,1% in euro e del 6,2% in Usd.
Nel periodo gennaio-giugno dell’esercizio corrente il rendimento totale delle azioni della società è stato positivo per l’8,4% in Chf, l’8,2% in euro e il 6,6% in dollari. Diversamente il Nav è sceso del 2,5% in Chf, dell’1,3% in euro e del 4,1% in Usd.
Dall’esame del portafoglio si rileva che le maggiori partecipazioni sono quelle detenute in Ionis Pharmaceuticals (9,9%), cui seguono Neurocrine Biosciences (8,9%), Celgene (7,2%), Incyte (6,9%), Vertex Pharmaceuticals (6,5%), Agios Pharmaceuticals (5,1%) e Radius Health (5%).
In un contesto di mercato sfidante la holding svizzera ha sottoposto nuovamente le aziende a un’ulteriore analisi e il portafoglio è stato rimodulato in modo tempestivo e deciso. Il tutto mantenendo il proprio forte impegno verso gli innovatori migliori nel rispettivo settore, secondo il principio best of breed, dotati di nuove promettenti tecnologie.
Nello specifico BB Biotech ha continuato a incrementare le posizioni in aziende che operano su piattaforme RNA, riacquistando azioni di Alnylam che in precedenza erano state vendute a livelli più elevati e aumentando la partecipazione in Wave Life Sciences.
Inoltre ha acquistato ulteriori azioni della sua partecipazione attiva nel campo della
terapia genica, Voyager, alla luce dei progressi compiuti dall’azienda e del parere positivo della FDA nei confronti delle innovazioni poste in atto in tale ambito.
BB Biotech ha poi incrementato l’esposizione verso Esperion e Tesaro, dopo che le azioni avevano perso circa metà del loro valore nel corso del primo semestre 2018, confidando nella validità dei prodotti delle società e capacità di queste ultime di creare valore.
Per contro sono state effettuate prese di beneficio significative sulle posizioni in Agios, Novo Nordisk e Halozyme, e una componente della partecipazione in Probiodrug è stata venduta in risposta al cambio di strategia dell’azienda.
Benefici sono poi arrivati quando Novartis ha offerto 218 dollari per azione in contanti per l’acquisizione di Avexis, valutando la società 8,7 miliardi di dollari. L’investimento iniziale in in quest’ultima a fine 2016 ha quindi consentito di quasi quintuplicare il capitale iniziale.
Si segnala poi che è stata disinvestita la posizione residua in Idorsia, la società nata dallo spin-off di Actelion nell’ambito dell’operazione con Johnson & Johnson a giugno 2017, completando così un ciclo d’investimento strategico estremamente lungo e di grande successo. Chiusa inoltre la posizione in Prothena.
Infine si riporta che la liquidità generata da queste operazioni è stata riallocata con l’apertura di quattro nuove posizioni in altrettante società a piccola capitalizzazione e con tassi di crescita potenzialmente molto elevati, caratterizzate da prodotti all’avanguardia e vocate all’innovazione ovvero G1 Therapeutics, Exelixis, Nektar Therapeutics e Myokardia.
Per la rimanente parte del 2018 il management prevede ulteriori sviluppi nelle pipeline, incluse approvazioni di importanti prodotti e pubblicazioni di dati di Fase III per nuovi farmaci negli USA e in Europa.
Tuttavia BB Biotech segnala che nel secondo trimestre le attività di M&A non hanno soddisfatto le aspettative degli investitori. Alcune grandi case farmaceutiche hanno
espresso interesse per ipotetiche acquisizioni, senza che si sia però concretizzata alcuna ulteriore operazione di rilievo.
Alla luce valutazioni ben lontane dai massimi toccati nel biennio 2016-17 il management ritiene ragionevole attendersi che operazioni di finanza straordinaria offrano interessanti possibilità di uscita per alcune delle posizioni in portafoglio.
BB Biotech continua a mantenere il focus sulla crescita dei fondamentali nel settore e sulla gestione del portafoglio, realizzando anche ulteriori investimenti in società di piccola e media capitalizzazione leader nel proprio segmento e con tassi di crescita promettenti.
La holding svizzera conferma la propria strategia d’investimento incentrata sull’innovazione e proseguirà nella ricerca di aziende di punta che operano su tecnologie incentrate su esigenze mediche non soddisfatte e sull’efficienza dei costi. Il tutto con l’obiettivo di conseguire rendimenti superiori a favore dei propri azionisti.