Le turbolenze degli ultimi giorni che hanno scosso ancora una volta la governance di Carige, con le annunciate dimissioni di Vittorio Malacalza dal board, ha ulteriormente accentuato l’attenzione della Bce sulla banca ligure.
Secondo rumor di stampa, l’Eurotower avrebbe inviato nei giorni scorsi una lettera proprio all’imprenditore piacentino, primo azionista dell’istituto con il 20,6% del capitale, di cui al momento però non si hanno informazioni sul contenuto, anche perché la missiva non è arrivata all’attenzione del cda.
La Bce aveva già acceso i fari sull’assetto di governo di Carige dopo le dimissioni nei giorni scorsi del presidente Giuseppe Tesauro e dei consiglieri Stefano Lunardi e Francesca Balzani, tutte causate da divergenze (anche sulla gestione) con l’Ad Paolo Fiorentino, come avvenuto per lo stesso Malacalza, che sta anche valutando una possibile azione legale contro le figure apicali della banca.
Proprio Fiorentino qualche giorno fa si era recato a Francoforte per fornire chiarimenti sulla situazione, ribadendo in seguito che i rapporti con l’authority sono improntati alla massima trasparenza.
Il tutto mentre si avvicina una data importante per Carige, il 3 agosto, quando il cda si riunirà per approvare la semestrale e, soprattutto per convocare l’assemblea per la terza settimana di settembre che, presumibilmente rinnoverà lo stesso board.
L’assise potrebbe decidere le sorti dell’immediato futuro della banca, anche nell’equilibrio dell’azionariato. Nel frattempo, continuano a rincorrersi i rumor di stampa sui movimenti dei principali soci.
L’ultima indiscrezione riporta che Malacalza avrebbe avuto una prima discussione con Gabriele Volpi, cui fa capo il 9,1% dell’istituto. Tra i due le identità di vedute però sarebbero ancora lontane. In particolare, Volpi non avrebbe preso bene l’intenzione dell’imprenditore di agire per vie legali contro i vertici della banca, anche perché l’Ad, dal suo punto di vista, ha fatto tutto il necessario per rimettere in carreggiata Carige.
Inoltre, Volpi non appoggerebbe una lista presentata dal primo azionista senza prima avere un’idea dei vari profili che lo compongono. Gli stessi rumor non escludono la possibilità di un nuovo confronto.
Senza dimenticare che anche Raffaele Mincione, che detiene il 5,4% della banca, si sta già muovendo in vista dell’appuntamento clou di settembre.
A dieci minuti dall’apertura delle contrattazioni a Piazza Affari il titolo si muove sulla parità a 0,0087 euro, mentre l’indice di settore cede l’1,4 per cento.