Mercati – Milano la peggiore in avvio con Buzzi ancora in rosso

Apertura poco mossa per le borse europee, in un mercato che guarda al continuo deprezzamento della moneta cinese e alle dichiarazioni di Trump sull’operato della Fed. Intorno alle 9:20, a Milano il Ftse Mib perde l’1,2% in area 21.630 punti. Poco distanti dalla parità invece il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

Prosegue la discesa dello yuan che ha toccato i minimi di circa un anno dopo con la banca centrale cinese che ha svalutato la divisa dello 0,89% nei confronti del dollaro, alimentando i timori che la politica valutaria di Pechino possa essere un nuovo punto di scontro con gli Stati Uniti nella disputa commerciale.

Il biglietto verde, inoltre, si è parzialmente indebolito nei confronti delle altre valute dopo che il presidente Usa Donald Trump ha criticato la linea di politica monetaria della Federal Reserve, dicendosi preoccupato degli effetti dei rialzi dei tassi di interesse e di un dollaro forte sull’economia e sulla competitività delle aziende a stelle e strisce.

Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,164 dopo essere sceso ieri sotto la soglia di 1,16, mentre il dollaro/yen arretra a 112,4 dopo aver scollinato oltre quota 113.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si allarga di circa 7 basis points a circa 224 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,56%, dopo le ultime indiscrezioni sulle crescenti tensioni all’interno del governo sul ministro dell’economia Tria.

Secondo fonti di stampa, i rapporti tra Tria, visto dai mercati come una sorta di garante della salvaguardia dei conti pubblici, e il vice premier Di Maio si starebbero facendo sempre più difficili, mentre la Lega ha dato segnali di freddezza.

Tornando a Piazza Affari, ancora vendite su BUZZI UNICEM (-3%) dopo essere stata maglia nera del Ftse Mib ieri in scia alle preoccupazioni espresse da alcuni analisti circa il rallentamento del mercato immobiliare Usa.

Male FCA (-2%), sostenuta ieri dai dettagli sullo scorporo di Magneti Marelli, e gli altri titoli della galassia Agnelli come CNH (-1,6%) e FERRARI (-1,6%). In calo anche i bancari BANCO BPM (-1,8%), UBI (-1,4%), UNICREDIT (-1,6%) e BPER (-1,6%). In controtendenza infine RECORDATI (+2,8%), che beneficia dell’upgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’ con target price alzato dal 31 a 36 euro.