Gli accessi complessivi della rete fissa crescono per il sesto trimestre consecutivo grazie all’andamento delle linee a banda larga che, con un incremento su base annua di 840mila unità ammontano, a marzo 2018, a 16,8 milioni di linee.
I dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) mostrano in particolare una riduzione degli accessi broadband in tecnologia ADSL (-1,69 mln di accessi), diminuzione però più che bilanciata dalla crescita (+2,64 mln) degli accessi in altre tecnologie (qualitativamente superiori), le quali a fine marzo raggiungono i 6,47 milioni di accessi grazie specialmente alla crescita delle linee FTTC e FTTH.
Dopo aver superato il milione di unità a fine anno, gli accessi Fixed Wireless Access (FWA) crescono ulteriormente, raggiungendo 1,1 milioni di linee. Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con 44,9%, seguito da Vodafone, Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15% circa.
Nella rete mobile, su base annua si registra un aumento complessivo di 2,5 milioni di sim: le M2M sono cresciute di 4,1 milioni di unità, mentre quelle che prevedono servizi “solo voce” e “voce+dati” si riducono di 1,6 milioni di unità. Wind Tre e Tim rappresentano entrambe il 30,8% del mercato. Se si considerano unicamente le “human” (escludendo quindi le sim M2M), Wind Tre rimane l’operatore principale con il 35%, seppur con una quota in calo.
Prosegue in misura consistente la crescita della larga banda mobile: nel primo trimestre dell’anno le sim che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 52 milioni (+3,2% su base annua), con un consumo medio unitario di dati stimabile in 3,42 GB/mese (+53,4% rispetto a marzo 2017). In tale contesto, prosegue la riduzione degli sms inviati (meno di 4 miliardi da inizio anno) con una riduzione del 26% su base annua.