I primi giorni di agosto vedranno l’arrivo sul mercato AIM di Borsa Italiana di Vimi Fasteners, gruppo emiliano attivo nel settore della meccanica di altissima precisione e specializzato nella progettazione e fornitura di una varietà di soluzioni di fissaggio (fastener) altamente ingegnerizzate e spesso sviluppate direttamente con i propri clienti.
Con questi ultimi, principalmente OEM e Tier1, la società è riuscita negli anni ad intrattenere rapporti consolidati in un settore in cui opera da oltre 50 anni.
Vimi Fasteners trova la sua forza nei rapporti consolidati con la clientela e nell’elevato know how tecnologico e per il futuro punta a espandersi a livello geografico e settoriale.
Il mercato dei fastener industriali, componenti che costituiscono una minima parte del costo del prodotto finale ma che sono indispensabili per la sua realizzazione, è frammentato e caratterizzato dalla necessità di un elevato know how a livello tecnico. Nel 2016 registrava un valore di 84,9 miliardi di dollari che entro il 2022 è atteso raggiungere i 116,5 miliardi di dollari con un CAGR 2016-2022 del 5,4 per cento. La domanda sarà trainata in particolar modo dai settori aerospaziale, oil & gas, costruzioni e automobilistico.
Proprio quest’ultimo è il principale mercato di sbocco per Vimi (circa il 52% del fatturato pro-forma nel 2017, di cui il 7% legato ai veicoli commerciali), che può vantare tra i propri clienti Honeywell, Ferrari e Maserati. Al suo interno, il gruppo è ben posizionato per cogliere i vantaggi dell’evoluzione del settore, che si sta muovendo verso l’elettrico.
Nuovi mercati per Vimi sono invece l’Oil & Gas, settore per il quale è attesa nei prossimi anni una forte ripresa degli investimenti, l’Energy e le Infrastrutture, nei quali è presente da quest’anno con l’acquisizione di MF Inox, società che registrava a fine 2017 un fatturato di 6,4 milioni e un utile di 1,6 milioni.
Con l’ampliamento del perimetro, la società ha riportato lo scorso anno ricavi per 50,2 milioni, un Ebitda di 8 milioni con un margine di circa il 16% e un Ebit pari a 4,9 milioni con un ros del 9,8%.
Il risultato finale si è dunque attestato a 2,7 milioni mentre l’indebitamento finanziario netto è salito a 19,9 milioni per l’acquisizione di MF Inox a fronte di mezzi propri pari a 13,2 milioni.
Per il futuro Vimi intende procedere al proprio sviluppo sia attraverso la crescita organica, con l’ampliamento dello stabilimento e il conseguente aumento della capacità produttiva, sia attraverso nuove acquisizioni.
Queste ultime saranno rivolte principalmente ad espandere la rete commerciale, ad avviare attività produzione in loco in Cina e negli Stati Uniti e a soddisfare la domanda proveniente da settore Aerospaziale. Il fatturato di questo mercato è infatti atteso crescere a circa 6.100 miliardi di dollari entro il 2036 grazie alla richiesta crescente di nuovi aeromobili e alla conseguente esigenza di soluzioni di fissaggio ad alta tecnologia.
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