Rimbalzo di Carige a Piazza Affari. Intorno alle 11:20 le azioni segnano un rialzo del 3,7% a 0,0085 euro, dopo avere lasciato sul terreno quasi il 5% nella seduta di ieri.
L’ultimo periodo per la banca ligure è stato ricco di colpi di scena. L’ultima novità in ordine di tempo è stata la mossa di Vittorio Malacalza, primo socio con il 20,6% del capitale e consigliere dimissionario, che ha chiesto la convocazione dell’assemblea per rinnovare integralmente il board. Lo stesso aveva fatto nei giorni scorsi Raffaele Mincione, titolare di una quota del 5,4 per cento.
La richiesta dell’imprenditore avviene dopo che l’istituto ha diffuso i contenuti della lettera ricevuta dalla Bce, nella quale l’Eurotower ha bocciato il piano di conservazione del capitale presentato dai vertici lo scorso 22 giugno, chiedendo inoltre di predisporne uno nuovo entro il prossimo 30 novembre per ripristinare i requisiti patrimoniali entro il 31 dicembre 2018, valutando,se necessario, anche un’eventuale aggregazione.
La Bce, inoltre, ha chiesto di convocare l’assise entro il 30 settembre per nominare un nuovo presidente.
Tornando a Malacalza, l’imprenditore piacentino ha sottolineato che il management che ha varato l’attuale piano non può essere in grado di far fronte alle richieste provenienti da Francoforte.
Nel frattempo, continuano a rincorrersi i rumor su come si stanno muovendo i principali azionisti in vista dell’assise che, presumibilmente, si terrà nella terza settimana di settembre, previa convocazione del cda fissato per il 3 agosto. In merito allo stesso board, diverse indiscrezioni riportano che i consiglieri rimasti potrebbero rassegnare le dimissioni prima dell’assemblea.
La partita sull’azionariato vede coinvolto Malacalza (che potenzialmente potrebbe salire al 28% del capitale), Raffaele Mincione (che potrebbe incrementare la propria partecipazione a ridosso del 10% e sarebbe intenzionato a salire anche a ridosso del 20% previa autorizzazione), Gabriele Volpi (cui fa capo il 9,1% e di cui non sono ancora chiare le intenzioni), Sga (che possiede il 5,4% e che potrebbe muoversi nell’ottica di proteggere il proprio investimento) e altri azionisti (fra cui alcuni investitori istituzionali) con quote minori.
Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, un fondo di investimento internazionale starebbe studiando la possibilità di lanciare un’Opa su Carige prima di ferragosto.
Sulla vicenda è intervenuto anche Mario Nava, presidente della Consob, che a margine di un evento ha sottolineato: “A questo stadio, per noi era fondamentale che ci fosse un’informativa ai mercati e agli azionisti da parte di Carige. Ieri, Carige ha fatto un comunicato con cui, con molta trasparenza e correttezza, ha riportato le domande della Bce e ha provveduto a rispondere punto per punto. Chiaro che ci sono una serie di operazioni, alcune delle quali hanno un profilo prudenziale per cui occorre chiedere alla Bce e a Bankitalia; altre hanno un diverso profilo di trasparenza e quindi ci competeranno maggiormente”.