Mercati – Milano +1,2% con banche, Stm e titoli Agnelli, male le utilities

Seduta tonica per le Borse europee e per il Ftse Mib, che archivia le contrattazioni in rialzo dell’1,2% a 21.874 punti, trainato soprattutto dalle buone performance di Stm, dei bancari e dal rimbalzo dei titoli della galassia Agnelli. Positivi anche il Dax di Francoforte (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%). Oltreoceano i listini americani guadagnano all’incirca mezzo punto percentuale, con il focus ancora sulle trimestrali, fra cui spiccano i conti di Alphabet (Google).

Sul Forex il cambio euro/dollaro resta in area 1,169, mentre cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì. Non dovrebbero emergere grosse novità sulla politica monetaria rispetto alle ultime uscite, ma si attende una risposta da parte di Mario Draghi alle recenti accuse di Trump su una presunta manipolazione delle valute da parte della Bce. Domani intanto il presidente americano incontrerà Jean Claude Juncker, per tentare di stemperare le tensioni commerciali e scongiurare, almeno per il momento, l’imposizione di dazi sulle auto europee.

Rimane ben intonato lo yen, a 111,2 nei confronti del biglietto verde e 130 rispetto alla moneta unica, ancora spinto dalle indiscrezioni secondo cui la BoJ starebbe discutendo misure per ridurre il massiccio piano di stimolo monetario.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, in giornata sono stati diffusi gli indici Markit Pmi preliminari di luglio che nell’Eurozona hanno evidenziato un miglioramento del settore manifatturiero, grazie soprattutto alla Germania, ma anche un rallentamento dell’attività terziaria. Bene il manifatturiero anche negli Usa, mentre i servizi hanno subito una lieve flessione.

Nel comparto del reddito fisso il rendimento del Btp decennale risale di 5 bp al 2,67%, ampliando lo spread con il Bund oltre 227 punti base, probabilmente sul prosieguo di speculazioni politiche circa divergenze di vedute interne al Governo.

Tra le materie prime avanzano leggermente le quotazioni del petrolio in scia alle tensioni Usa-Iran, con Wti e Brent rispettivamente a 68,9 e 73,8 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 1.226 dollari l’oncia.

A Piazza Affari svetta STM (+4,1%) che, in attesa della trimestrale di domani, beneficia della guidance molto positiva di Ams, fornitore di sensori per Apple come l’azienda italo francese.

Bene i bancari, in particolare UNICREDIT (+3,6%), INTESA (+3,1%) e MEDIOBANCA (+2,9%). Rimbalzano i titoli della galassia Agnelli, soprattutto CNH (+3,8%) e FCA (+2,4%), dopo le vendite di ieri in scia all’uscita di scena di Sergio Marchionne. La casa di Detroit, inoltre, pubblicherà domani i risultati del secondo trimestre, mentre si attendono i conti di SAIPEM (+1,1%) e TELECOM ITALIA (+0,3%).

In lieve rialzo LUXOTTICA (+0,5%) dopo aver presentato i risultati ieri a mercati chiusi, mentre scivolano in fondo al Ftse Mib le utilities, con ENEL a -0,8%, SNAM a -1%, ITALGAS a -1,1% e A2A a -2,4 per cento.