Alphabet, società che controlla il motore di ricerca Google, ha chiuso il secondo trimestre 2018 con ricavi netti per 32,7 miliardi di dollari, in aumento del 26% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. A tassi di cambio costanti la crescita del fatturato sarebbe stata del 23 per cento.
Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 3,2 miliardi di dollari, rispetto ai 3,5 miliardi del secondo trimestre del 2017, in conseguenza alla maxi-multa da 4,3 miliardi di euro dell’Unione Europea per abuso di posizione dominante con il suo sistema operativo Android e la nuova, più stringente legge di protezione della privacy (Gdpr) nel Vecchio continente.
Di conseguenza, l’utile per azione è sceso da 5,01 dollari a 4,54 dollari. Escludendo le voci straordinarie, Alphabet avrebbe terminato il secondo trimestre del 2018 con un utile per azione di 11,75 dollari, battendo le stime degli analisti che indicavano un utile per azione di 9,64 dollari.
Nel dopo mercato, spinto dai conti, il titolo ha guadagnato fino al 6% prima di ridimensionare il rialzo al 3,6 per cento. Da inizio anno è salito ormai del 15 per cento.