Torna il denaro sulle azione dell’ex-municipalizzata veneta a piazza Affari, dopo ben tre sedute consecutive concluse con il segno meno davanti e con una performance borsistica che da inizio anno è da dimenticare e pari al -18,2 per cento.
Alle ore 14:10 i titoli Ascopiave scambiano in rialzo dell’1,75% a 2,90 euro, registrando così una performance borsistica nettamente superiore a quella del Ftse Italia Servizi Pubblici che è sostanzialmente invariato.
Ad alimentare gli acquisti sui titoli del gruppo presieduto da Nicola Cecconato le voci riguardanti un possibile interesse, riportato da un articolo del “Quotidiano Energia”, del fondo infrastrutturale F2i nei confronti di una quota del capitale di Asco Holding, maggiore azionista di Ascopiave con una quota del 61,56 per cento.
Lo stesso articolo riporta che il fondo guidato da Renato Ravanelli dovrebbe aver presentato alla holding che controlla Ascopiave un’offerta superiore a 3,75 euro per azione a tutti quei comuni che vogliono uscire dal capitale dopo il recente cambio di statuto. Si tratterebbe, quindi, di una proposta superiore al corrispettivo unitario previsto da Asco Holding per i soci recedenti e pari a 3,75 euro.