Assogestioni – Crolla la raccolta netta (-82%) nel primo semestre 2018

Il comparto del risparmio gestito, a giugno, ha riportato deflussi per 579 milioni (sottoscrizioni per 8,1 miliardi nel mese di confronto). Un andamento ascrivibile ai flussi positivi registrati dal comparto dei fondi, pari a 979 milioni (-87,9% annuo), che hanno compensato in gran parte i riscatti subiti dalle gestioni di portafogli, pari a 1,6 miliardi (moderati flussi positivi per 22 milioni a giugno 2017). Il dato del mese in esame porta il totale dei primi sei mesi del 2018 a 9,3 miliardi (-81,6% annuo). Esaminando gli afflussi per tipologia di fondi, a maggio la performance più significativa è state realizzata dai monetari (3,9 miliardi), seguiti a distanza dai bilanciati (913 milioni). Quelli obbligazionari e quelli monetari, al contrario, hanno registrato riscatti rispettivamente per 3,5 miliardi e 861 milioni.

Il settore dell’asset management, a giugno, ha registrato una raccolta netta negativa di 579 milioni, a fronte di flussi positivi pari a 8,1 miliardi nel mese di confronto.

Un andamento imputabile ai riscatti che hanno riguardato le gestioni di portafogli, pari a 1,6 miliardi (lievi flussi positivi per 22 milioni a giugno 2017), assorbiti per la maggior parte dalla raccolta netta positiva dei fondi comuni di investimento, attestatasi a 979 milioni (-87,9% annuo).

Nello specifico, la raccolta netta evidenzia che, all’interno delle gestioni collettive, i fondi aperti hanno realizzato sottoscrizioni per 990 milioni (-87,5% a/a), che hanno comunque risentito della forte correzione riscontrata sui mercati. Il dato spinge il totale da inizio anno a 10 miliardi (-76,4% rispetto al primo semestre del 2017). I fondi chiusi, invece, hanno riportato moderati riscatti per 11 milioni (+163  milioni nel periodo di confronto). Il flusso di giugno porta il totale dei primi sei  mesi a 574 milioni (+43,9% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017). Il totale delle gestioni collettive si fissa così a 10,6 miliardi (-75,2% a/a).

Passando alle componenti delle gestioni di portafogli, si osserva che quella riferita al segmento istituzionale ha registrato significativi deflussi per 1,3 miliardi (-141 milioni nel mese di confronto). Le gestioni retail hanno mostrato, invece, riscatti più contenuti per 259 milioni (raccolta netta positiva di 163 milioni a giugno 2017). Il totale da inizio 2018 presenta rispettivamente un saldo negativo di 836 milioni (a fronte di sottoscrizioni di 3,3 miliardi nel primo semestre 2017) e 430 milioni (contro flussi positivi per 4,8 miliardi nei primi sei mesi del 2017). Il totale complessivo delle gestioni di portafogli da inizio anno si attesta così a -1,3 miliardi (8 miliardi nel periodo gennaio-giugno 2017).

A fine giugno  scorso il patrimonio gestito è sceso a 2.061 miliardi, risentendo della volatilità dei mercati.

All’interno dei fondi comuni d’investimento, nel mese in esame le scelte degli investitori sono state rivolte soprattutto ai fondi monetari, con sottoscrizioni per 3,9 miliardi (2,5 miliardi a maggio 2017), considerati un porto sicuro nei momenti di incertezza.

Seguono in ordine di preferenza i fondi bilanciati, con flussi positivi pari a 913 milioni (1,8 miliardi nel mese di confronto), e quelli flessibili, con una raccolta netta positiva di 587 milioni, a dimostrazione che nell’attuale fase di volatilità dei mercati gli investitori lasciano ampi spazi di manovra al gestore per spostarsi tra le varie asset class.

I fondi obbligazionari hanno subito pesanti riscatti per 861 milioni (sottoscrizioni per 1,8 miliardi a maggio 2017), scontando anche le preoccupazioni su come si muoveranno i tassi.

I fondi azionari, infine, hanno segnato deflussi per 693 milioni (raccolta netta positiva di 97 milioni nel periodo di confronto), a causa del contesto difficile di mercato.

Per quanto riguarda i singoli operatori, al primo posto si colloca Poste Italiane con una raccolta netta positiva di 5,5 miliardi, seguita dal gruppo Generali con sottoscrizioni per 1,6 miliardi, andamento influenzato come al solito alla gestione della liquidità infragruppo. Bene anche il gruppo Mediolanum (244,8 milioni). Riscatti invece per il gruppo Intesa Sanpaolo (-716 milioni) e Anima (-503,6 milioni).