Deutsche Bank, nel secondo trimestre 2018, ha riportato un utile netto di 401 milioni (-14% rispetto al periodo di confronto), battendo le stime degli analisti pari a 159 milioni. Il tutto conferma quanto comunicato in via preliminare la scorsa settimana.
L’andamento ha risentito della contrazione del giro d’affari del trading obbligazionario e dell’aumento delle spese totali, quest’ultimo causato dai maggiori oneri legati alla ristrutturazione avviata nel corporate & investment banking.
I ricavi si sono attestati a 6,6 miliardi, in linea con il secondo trimestre 2017. Il Cet1 al 30 giugno si è attestato al 13,7 per cento.
Il colosso tedesco nella nota emessa ha sottolineato che “questi risultati sono stati ottenuti in un contesto di accelerazione delle misure strategiche annunciate dal nuovo management team all’inizio del trimestre”.
Il management – aggiunge il comunicato – “ritiene che la banca sia sulla buona strada per diminuire ancora il numero di occupati, come già annunciato, sotto quota 93 mila alle fine del 2018 e ben sotto la soglia di 90 mila entro la fine del 2019”.
