Gedi – Cala del 41% a 4,3 milioni l’utile del 1° semestre 2018

Il board del gruppo editoriale romano ha pubblicato i dati del primo semestre 2018, chiuso con ricavi consolidati per 322,5 milioni, in crescita del 20,2% rispetto al pari periodo 2017 (-5,7% a perimetro omogeneo).

Si ricorda che a fine giugno 2017 era stata perfezionata l’operazione di integrazione di Gedi con Itedi, pertanto, dove disponibile, si propone la variazione a perimetro equivalente.

Dall’analisi dei ricavi, spicca la crescita dei diffusionali ottenuta grazie alla recente acquisizione che ha permesso di acquisire nuove quote di mercato in un settore al bassa crescita, a parità di perimetro i ricavi avrebbero infatti registrato un calo dell’8,7%.

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 15,1% a 159,1 milioni rispetto al primo semestre del 2017 (-2,1% a perimetro omogeneo decremento registrato nel mercato degli investimenti pubblicitari).

Con riferimento ai mezzi di comunicazione del gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 7%, confermando l’evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita del 21,5% (+2,7% a perimetro equivalente, con un andamento migliore di quello del mercato), infine, sale del 20% la raccolta su stampa (-6,3% a perimetro equivalente, diminuzione comunque inferiore a quella registrata dal settore nel suo complesso).

A livello operativo, i costi inerenti alla gestione operativa hanno registrato un incremento del 22,6% rispetto al 1H 2017.

Rimane sostanzialmente invariato l’Ebitda, attestatosi a 22,1 milioni (-1,8%). Dopo ammortamenti in crescita del 38%, la gestione operativa si è chiusa a 12,9 milioni (-20,6%).

Aumentano del 13,6% gli oneri finanziari pari a 5 milioni a fine semestre, mentre le imposte pur riducendosi in valore assoluto registrano una maggiore incidenza sul risultato finale.

L’utile netto si esprime in 4,3 milioni, in calo del 41% rispetto al primo semestre 2017.

Al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 114,4 milioni contro i 115 milioni di fine dicembre 2017.

In merito alle prospettive sull’intero 2018, sulla base degli andamenti registrati nel corso del primo semestre, non si intravedono evoluzioni significativamente diverse da quelle che hanno interessato il settore ormai da anni.

In tale contesto il gruppo continuerà ad impegnarsi nel conseguimento di tutti i vantaggi derivanti dall’operazione di integrazione con ITEDI, nello sviluppo e nella evoluzione dei propri prodotti editoriali, nello sviluppo delle attività digitali e nella continua  implementazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività in un mercato strutturalmente difficile.