Mercati – Fca e Stm affossano il Ftse Mib (-1,1%)

Dopo una mattinata poco mossa il Ftse Mib accelera al ribasso e intorno alle 16:00 mostra un calo dell’1,1%, penalizzato soprattutto dalle vendite su Stm e Fca. Negativi anche il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) mentre Wall Street ha aperto contrastata.

I riflettori sono puntati sulle trimestrali societarie e sulla Casa Bianca, dove Jean-Claude Juncker incontrerà Donald Trump per cercare di stemperare le tensioni commerciali tra Washington e Bruxelles e dissuadere il presidente americano dal progetto di introdurre dazi sulle importazioni di auto europee.

Sul fronte è stato pubblicato in mattinata l’indice Ifo di luglio, sostanzialmente in linea con le attese. L’indicatore che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 101,7 punti (consensus 101,5) quello relativo alle aspettative di business si è fissato a 98,2 punti (attesi 98,3) e la valutazione della situazione attuale a 105,3 punti (104,9 la stima).

L’euro/dollaro risale a 1,171, in attesa della riunione della Bce in programma domani. Da Francoforte non si attendono particolari novità in merito ai tassi e al termine del Qe annunciato per fine anno, mentre potrebbero esserci commenti sul tema del protezionismo.

Il dollaro perde terreno anche nei confronti dello yen, scendendo a quota 111, dello yuan (a 6,76) e della sterlina, con il relativo cambio a 1,317 dopo che ieri il primo ministro britannico Theresa May ha preso direttamente il controllo dei negoziati sulla Brexit.

Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 68,7 e 73,7 dollari al barile, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa. Oro in rialzo a 1.232 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano cala dal 2,66%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 226 punti base.

A Piazza Affari crolla FCA (-11,2%) dopo aver tagliato le previsioni per il 2018, seguita da STM (-7,8%), nonostante i risultati in linea con le stime e anche superiori in termini di utile netto. Oltre a qualche presa di beneficio pesano le prospettive sulla domanda per il terzo trimestre e la stima sul margine lordo sotto le attese.

In calo anche altri titoli della galassia Agnelli, come EXOR (-3,4%) e FERRARI (-1,7%), mentre i conti spingono TELECOM ITALIA (+1,5%) e SAIPEM (+1,3%), che ha anche confermato la guidance sull’intero anno.

Ben intonate MEDIOBANCA (+1,3%), A2A (+1,4%) dopo le vendite di ieri e MONCLER (+1,7%) che diffonderà oggi a mercati chiusi i dati del semestre.