Seduta pesante per il Ftse Mib, che chiude in calo dell’1,4% a 21.561 punti trascinata al ribasso dalle vendite su Fca e Stm. Negativi anche il Dax di Francoforte (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), mentre Wall Street viaggia contrastata.
Focus di giornata sulle trimestrali societarie e sulla Casa Bianca, dove Jean Claude Juncker incontra Donald Trump per cercare di stemperare le tensioni commerciali tra Washington e Bruxelles e dissuadere il presidente americano dal progetto di introdurre dazi sulle importazioni di auto europee.
Sul fronte macro, è stato pubblicato in mattinata l’indice Ifo di luglio, sostanzialmente in linea con le attese. L’indicatore che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 101,7 punti (consensus 101,5 punti), quello relativo alle aspettative di business si è fissato a 98,2 punti (attesi 98,3 punti) e la valutazione della situazione attuale a 105,3 punti (104,9 punti la stima).
L’euro/dollaro cala a 1,167, in attesa della riunione della Bce in programma domani. Da Francoforte non si attendono particolari novità in merito ai tassi e al termine del Qe annunciato per fine anno, mentre potrebbero esserci commenti sul tema del protezionismo.
Il dollaro perde terreno nei confronti dello yen, scendendo sotto quota 111, mentre risale la sterlina dopo che ieri il primo ministro britannico Theresa May ha preso direttamente il controllo dei negoziati sulla Brexit.
Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 68,6 e 73,7 dollari al barile, dopo i dati settimanali Eia sulle scorte Usa. Oro in rialzo a 1.229 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano cala al 2,66%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in area 227 punti base.
A Piazza Affari crolla FCA (-15,5%) dopo aver tagliato le previsioni per il 2018, seguita da STM (-8,8%), nonostante i risultati in linea con le stime e anche superiori in termini di utile netto. Oltre a qualche presa di beneficio, pesano le prospettive sulla domanda per il terzo trimestre e la stima sul margine lordo sotto le attese.
In calo anche altri titoli della galassia Agnelli, come EXOR (-3,5%) e FERRARI (-2,2%), mentre i conti spingono TELECOM ITALIA (+1,5%) e SAIPEM (+2,1%), che ha anche confermato la guidance sull’intero anno. Svetta sul Ftse Mib MONCLER (+2,6%), che ha diffuso a mercati chiusi i dati del semestre.