Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, con Milano concentrata sull’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali con diverse big di Piazza Affari attese alla prova dei conti in questi giorni.
Chiusura positiva ieri a Wall Street per il Dow Jones (+0,8%) e lo S&P 500 (+0,5%), con quest’ultmo che ha superato i livelli raggiunti a inizio febbraio. Invariato il Nasdaq, che rallenta nel finale dopo aver toccato un nuovo record storico intraday grazie soprattutto al balzo di Google dopo i conti.
Contrastati stamane i mercati asiatici con le piazze cinesi che viaggiano poco sotto la parità dopo i rialzi delle ultime sedute, mentre Tokyo ha terminato in positivo dello 0,5 per cento.
Sul fronte macro, da seguire i prezzi alla produzione di giugno in Francia e l’indice Ifo di luglio sulla fiducia delle aziende in Germania, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di mutui ipotecari e i dati di giugno sulle vendite di nuove abitazioni.
Per quanto riguarda l’azionario, TELECOM ITALIA ha diffuso ieri a mercati chiusi i risultati del primo semestre 2018, chiuso con ricavi in calo del 2,7% a 9,51 miliardi (+1,5% su base organica) e un utile di gruppo pari a 618 milioni rispetto ai 596 milioni della prima metà dello scorso anno.
Stamane hanno pubblicato i conti SAIPEM e STM. La società di servizi petroliferi ha registrato nel secondo trimestre 2018 ricavi in calo del 19,1% a 1,88 miliardi e una perdita netta adjusted pari a 5 milioni rispetto all’utile di 38 milioni del pari periodo 2017.
Il produttore di semiconduttori, invece, ha chiuso il periodo aprile-giugno con ricavi in aumento el 18% a 2,27 miliardi e un balzo dell’utile netto del 72,8% a 261 milioni.
Previsti in giornata, inoltre, i risultati di MONCLER, TERNA, STM e soprattutto FCA, con il nuovo ceo Mike Manley atteso alla prima prova del mercato nella prima conference call del dopo Marchionne.
Fuori dal paniere principale, infine, dopo la semestrale diffusa ieri, SOGEFI ha incassato il downgrade di Kepler Cheuvreux da ‘buy’ a ‘hold’ con target price abbassato da 4,20 a 2,80 euro.