Wall Street a due velocità dopo una partenza sprint per tutti i listini con il Nasdaq che mette a segno un nuovo record storico intraday avvicinandosi al muro psicologico degli 8.000 punti grazie all’iniziale performance di Google.
Gli indici perdono successivamente smalto e riducono i guadagni.
Il bilancio finale vede, tuttavia, il Dow Jones salire dello 0,8%, lo S&P 500 di mezzo punto percentuale. Quest’ultimo, infatti, tocca i 2.820,4 punti, un livello superiore a quello dei primi giorni dello scorso febbraio.
Il listino tecnologico chiude alla fine invariato, mentre il Russell 2000 lascia sul terreno l’1,1 per cento.
In calo anche il VIX di un punto percentuale a 12,4 punti dopo forti oscillazioni tra 11,65 e 13,20.
Google tocca un nuovo massimo storico a 1.275 dollari e chiude in guadagno del 3,9% a $1.258 trascinando anche Facebook ad un nuovo record assoluto.
Il settore tecnologico chiude in rialzo di mezzo punto percentuale dopo una partenza in guadagno del 1,5%. Il comparto continua a sovra performare salendo del 16,6% da inizio anno, malgrado il rally del +36,9% già realizzato nel 2017.
Nove degli undici settori dello S&P 500 hanno chiuso in verde trascinati dalle telecomunicazioni (+1,8%), dall’energia e dalle materie prime entrambi in crescita dell’1,3%.
Recupero del settore obbligazionario che cancella parte delle perdite delle ultime due sedute con il rendimento del T-bond che scende di due punti base al 2,95%.
Rimbalzo del petrolio di quasi un punto percentuale (+0,9%) a 68,5 dollari al barile.