Brembo – Debito in calo nel 2Q 2018

Il gruppo ha archiviato il secondo trimestre dell’esercizio 2018 con risultati sostanzialmente in linea alle attese a livello di conto economico, mentre è diminuito a sorpresa il debito. I ricavi sono aumentati dell’8,2% a 682 milioni, mentre Editda ed Ebit si sono attestati rispettivamente a 133 e a 95 milioni registrando un calo della marginalità. L’utile netto è cresciuto del 4,2% a 72 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è diminuito di 12,6 milioni a 263 milioni.

Brembo ha chiuso il secondo trimestre 2018 con risultati leggermente superiori al consensus a livello di ricavi e debito, mentre come previsto ha registrato un calo della marginalità complici i costi di ramp-up dei nuovi impianti e degli investimenti effettuati nel periodo.

I ricavi sono cresciuti dell’8,2% a 682 milioni, trascinati dal +10,1% a 527 milioni del settore delle applicazioni per autovetture e dal +10,1% a 62 milioni nel segmento dei veicoli commerciali. In calo invece le applicazioni per motocicli (-1,3% a 67 milioni) e il settore delle competizioni (-4,7% a 30 milioni)

A livello geografico, in Europa si segnala il buon andamento in Germania (+12,6%) e in Francia (+52%), mentre le vendite sono diminuite in Italia (-1,1%). L’Asia ha confermato il trend di crescita, con l’India salita del 12% e la Cina del 23,7%, mentre il Giappone ha segnato un -35,4 per cento.

Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in calo del 4,2%, mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) ha evidenziato una contrazione del 13,5 per cento.

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è salito del 2,5% a 133,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato in calo al 19,6% (-110 punti base), mentre l’Ebit è diminuito del 2,3% a 94,6 milioni, con un ros al 13,9% (-150 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un aumento dell’utile netto del 4,2% a 71,9 milioni, grazie anche a una riduzione del tax rate passato dal 26,4% al 19,7 per cento.

Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 marzo 2018, è diminuito di circa 12,6 milioni a 263,1 milioni.