Gli eurolistini mantengono la buona intonazione della mattinata, sostenuti dall’intesa Trump-Juncker di ieri e dalle parole di Mario Draghi al termine della riunione della Bce che ha lasciato inalterata la politica monetaria, mentre a Wall Street il Nasdaq apre in rosso (-1%) penalizzato dalle vendite su Facebook, dopo la guidance deludente per il prossimo trimestre.
Alle 15:50 il Ftse Mib di Milano avanza dell’1%, ben impostato come il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%). Unica eccezione il Ftse 100 di Londra, ancorato sulla parità.
Le borse continentali continuano a beneficiare dell’accordo di ieri fra il presidente americano e il numero uno della Commissione europea, che sancisce un primo passo verso l’allentamento delle tensioni commerciali tra Usa e Ue.
“Un buon segno” anche secondo Mario Draghi, che nel consueto intervento post meeting Bce si è mostrato ancora una volta fiducioso sulla ripresa economica. La crescita è infatti “solida e diffusa”, nonostante sia ancora necessario uno stimolo monetario significativo per sostenere la ripresa dell’inflazione. Il numero uno dell’istituto di Francoforte ha ricordato che il tasso di cambio non figura tra gli obiettivi della Bce, rispondendo alle accuse dei giorni scorsi di Trump e ha dichiarato che al momento non ci sono motivi per modificare la forward guidance. Confermata la fine del Qe a fine anno in assenza di cambiamenti di rilievo.
Euro/dollaro in calo a 1,168 mentre sull’obbligazionario i rendimenti sulla scadenza decennale non si allontanano molto dai valori della vigilia, con il Btp al 2,69% e lo spread dal Bund a 229 punti base.
Sul fronte macro sono stati diffusi i dati su scorte all’ingrosso (invariate) e ordini di beni durevoli, in crescita ma meno delle attese. Stabili gli indici di fiducia dei consumatori in Italia e Francia, in lieve calo quello tedesco.
Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 69,3 e 74 dollari al barile, mentre l’oro resta in area 1.228 dollari l’oncia.
A Piazza Affari focus sulle trimestrali, con CNH (+8,1%) e AZIMUT (+6,6%) sostenute dai conti diffusi oggi e SAIPEM (+5,9%) ancora in spolvero all’indomani della trimestrale e dell’annuncio di nuovi contratti per 800 milioni di dollari. I risultati premiano anche BANCA GENERALI (+4,7%), al contrario di BREMBO (-1,9%) e di RECORDATI che scambia sulla parità.
Rimbalza FCA (+4,3%) dopo il crollo di ieri seguito al taglio della guidance 2018, così come STM (+1,3%) ed EXOR (+3%). Scivola in fondo al Ftse Mib MONCLER (-7,5%), colpita da prese di beneficio dopo i risultati semestrali presentati ieri a mercati chiusi.