Sale dello 0,6% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda con una performance sostanzialmente in linea a quella registrata dal corrispondente indice europeo di riferimento (+0,4%). Cede invece l’1,4% il Ftse Mib appesantita dalle vendite su Fca.
Il colosso del lusso francese Lvmh ha pubblicato i dati del primo semestre 2018, chiuso con ricavi consolidati per 21,8 miliardi, saliti del 10% rispetto al pari periodo 2017, con una crescita organica del 12%, grazie all’andamento positivo sui mercati statunitensi, asiatici ed europei e all’ottima performance della divisione pelletteria, cresciuta del 27%.
Ad interessare il settore, soprattutto le società attive nel ramo del lusso, il report pubblicato dagli analisti di UBS in merito all’andamento titoli europei del lusso che potrebbero perdere fino al 30% del proprio valore in borsa nel caso di una guerra commerciale mondiale.
Avanza dello 0,7% Ferragamo e del 2,6% Moncler. Quest’ultima ha pubblicato i dati relativi all’andamento della gestione dei primi sei mesi 2018 e il dato sul fatturato del secondo trimestre, per la quale gli analisti prevedevano ricavi in aumento del 14,6% a 150,6 milioni, stima battuta dall’ufficialità del dato che ha fissato le vendite del 2Q 2018 a 161 milioni (+22% rispetto al pari periodo 2017).
Ancora poco mossa Luxottica (flat) dopo i conti di metà esercizio, chiuso con un utile netto di 530,9 milioni (-5,8% rispetto al 1H 2017). Emergono segnali di ripresa, rispetto al primo trimestre, invece dal dato sul fatturato del 2Q 2018, risultato in linea alle stime degli analisti a 2,4 miliardi, ma in calo del 4,8% a cambi correnti rispetto al pari periodo 2017.
Chiudono in territorio negativo Geox (-1,4%), Ovs (-1,4%), Caleffi (-1%) e Piquadro (-1,8%). In coda al comparto Stefanel, in calo del 6,2 per cento.
Attesi in gioranata i dati del primo semestre di Ratti.