Il gruppo attivo nella moda di lusso e del pret-a-porter con i brand Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cèdric Charlier, ha comunicato i dati sui ricavi del secondo trimestre 2018, risultati superiori alle previsioni di 71,3 milione degli analisti.
Nel periodo considerato, i ricavi si sono attestati a 75,9 milioni, in crescita del 7,8% rispetto al secondo trimestre 2017 (+6,4% sul consensus). Una performance sostenuta dallo sviluppo del giro d’affari registrato in Europa che, al netto delle vendite realizzate in Italia, ha incrementato il proprio fatturato del 10,9% a 15,5 milioni.
In progresso anche le vendite sul territorio nazionale, che rappresenta il 47% dell’intero fatturato, salite del 6,3% a 35,9 milioni e i ricavi realizzati negli altri mercati.
A livello di canale ditributivo, salgono a quota 52,7 milioni con un incremento del 10,4% le vendite indirette wholesale, canale di riferimento per il gruppo con un peso sul fatturato totale pari al 69 per cento.
Sostanzialmente stabili le vendite dirette retail e in lieve calo i proventi da royalties.
In termini operativi, sostanzialmente invariati rispetto al pari periodo 2017 entrambi i margini, con l’Ebitda salito a quota 0,6 milioni contro gli 0,1 milioni del 2Q 2017 e l’Ebit ancora in deficit per 2,8 milioni.
Si riduce il peso della gestione finanziaria, con gli oneri ridotti di circa il 91% a 0,2 milioni. Dopo la contabilizzazioni di imposte per 0,5 milioni (beneficio d’imposta per 0,7 milioni nel 2° trimestre 2017), la gestione si è chiusa con una perdita di 3 milioni, migliorata di circa il 14% rispetto al deficit di 3,5 milioni di fine giugno 2017.
Al fine periodo l’indebitamento finanziario netto si è ridotto di circa 13 milioni a quota 40,9 milioni contro i 53,8 milioni di indebitamento registrato a fine marzo 2018.