Il Cda della piattaforma digitale televisiva via satellite ha approvato i dati di bilancio dell’esercizio 2017/2018 chiuso lo scorso 30 giugno. Un anno caratterizzato dal botta e risposta di offerte per la cessione ricevute da Comcast e 21st Century Fox, col la prima che nell’ultima proposta lo scorso 12 luglio ha messo sul piatto 26 miliardi di sterline (14,75 sterline per azione).
Nel dettaglio, i ricavi dei dodici mesi si sono attestati a 13,6 miliardi di sterline, saliti del 5% rispetto ai 12,9 miliardi registrati nel 2017. Un andamento che ha beneficiato di una crescita stabile su tutti e tre i mercati di riferimento, con UK e Irlanda in progresso del 4% a 8,9 miliardi e lo sviluppo del 4% sia in Italia che in Germani-Austria.
In termini operativi, l’Ebitda si è attestato a 2,45 miliardi di sterline contro i 2,2 miliardi nel 2017 (+11%), l’Ebit è salito del 7% a 1,5 miliardi, infine l’utile ha fatto un balzo dell’ 11% a 1,68 miliardi di sterline, con l’utile per azione è salito del 10% a 67,3 pence (61,4 pence nel 2017).
L’esercizio chiuso lo scorso giugno ha visto il consolidamento delle attività domestiche (UK) con una domanda in crescita dei clienti per Sky Q, Sky Fiber e Sky Mobile, il lancio del business diversificato in Italia con l’inclusione dell’offerta Sky sul DTT, e l’aggiornamento dell’offerta in Germania.
Intorno alle 9.30 il titolo del gruppo, quotato sul London Stock Exchange, viaggia in sostanziale parità scambiando a 1.514,5 sterline.