Mercati – Chiusura positiva per l’Europa, a Milano (+0,4%) brilla Tim (+5%)

Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,4% a 21.955 punti, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), mentre l’Ibex 35 di Madrid avanza dell’1 per cento.

Gli eurolistini continuano a beneficiare in parte dell’accordo commerciale fra Trump e Juncker, che ha attenuato per il momento le tensioni fra Usa e UE scongiurando l’introduzione di nuove tariffe.

Contrastati invece gli indici americani, dove l’attenzione si concentra sulle trimestrali di Amazon e Twitter dopo il dato preliminare sul Pil del secondo trimestre, che ha evidenziato una crescita annualizzata del 4,1%, a fronte del 4,2% atteso, oltre a un indice dei deflatori Pce sotto le aspettative.

Il report sembra dunque dare forza al graduale percorso di rialzo dei tassi della Fed e allontanano il rendimento dei Treasury dalla soglia del 3%, in attesa della riunione del Fomc della prossima settimana. Il dollaro riduce i guadagni rispetto alle altre valute, consentendo all’euro di risalire a quota 1,166 e al cambio con lo yen di tornare a 111, con la Bank of Japan che starebbe discutendo le modalità per ridurre gli effetti collaterali della politica di controllo della curva dei rendimenti.

La moneta unica invece ha perso terreno ieri dopo le indicazioni della Bce, che ha confermato i tassi sui livelli attuali almeno fino all’estate 2019, specificando che sono ancora necessari stimoli monetari per sostenere la ripresa dell’inflazione. Negativo anche il dato sottotono sul Pil francese.

Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale risale al 2,74% e lo spread dal Bund si amplia a 233 punti base.

Fra le materie prime l’oro recupera parzialmente a 1.225 dollari l’oncia, in scia al ritracciamento del biglietto verde. Poco mosse le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a quota 69,4 e 74,7 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari prosegue il recupero di TELECOM ITALIA (+5%), alimentato dai conti pubblicati in settimana e dalle indicazioni del Ceo Amos Genish. Ben intonato il comparto finanziario, così come MEDIASET (+3,2%), che ha pubblicato i conti a mercati chiusi, e BUZZI UNICEM (+2,4%).

Sottotono FERRARI (-1,5%), BANCA GENERALI (-1,4%), RECORDATI (-1,1%) e CAMPARI (-1,1%). Debole ENI (-0,7%), che ha chiuso il secondo trimestre leggermente al di sotto delle previsioni.