ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un balzo del 3,9% e sovra-performando di oltre tre punti percentuali l’omologo europeo (+0,3%), beneficiando del buon andamento del comparto bancario (+1,3%) e facendo nettamente meglio del Ftse Mib (+1,4%).
Il mercato ha giudicato positivamente l’intesa commerciale trovata tra l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, e il numero uno della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che prevede la sospensione delle nuove misure protezionistiche e la prosecuzione delle trattative allo scopo di abolire i reciproci dazi.
La buona verve del settore creditizio impatta positivamente anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali premono sull’acceleratore Banca Generali (+5,6%) e Azimut (+7,7%), beneficiando dei conti trimestrali migliori delle attese. La seconda è stata sostenuta anche dell’upgrade da parte di Mediobanca ad ‘outperform’ con target price alzato a 15,20 euro. In luce anche Banca Mediolanum (+2,5%), che alzerà il velo sui conti del secondo trimestre il prossimo 31 luglio.
Risale prepotentemente Exor (+3,9%) dopo la seduta pesante di ieri, in scia al rimbalzo della controllata quotata Fca e dell’ottima performance della controllata Cnh dopo i conti.
Nel Mid Cap tornano gli acquisti su Banca Ifis (+1,8%), mentre rallenta ancora doBank (-2,1%). Prosegue il recupero di Cerved (+1,1%), che annulla il rosso degli ultimi cinque giorni.
Tra le Small Cap tenta un piccolo recupero per Banca Intermobiliare (+2,7%) dopo l’andamento nero dell’ultimo periodo. In evidenza anche Banca Sistema (+2,2%), dopo che i risultati del primo semestre hanno messo in luce un utile netto in crescita a 11,2 milioni (+12,4% annuo). Risale anche MutuiOnline (+3,4%), dopo le ultime sedute negative.