Cerved ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi consolidati pari a 223 milioni (+12,3% rispetto al periodo di confronto). L’Ebitda adjusted ha registrato una crescita annua dell’11,9% a 102,4 milioni. L’utile netto adjusted si è attestato a 52,8 milioni (+11,8% rispetto al primo semestre 2017).
I risultati del primo semestre del gruppo Cerved hanno mostrato un incremento dei ricavi consolidati del 12,3% a 223 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’attività di Credit Information, principale area di business, ha evidenziato una crescita del giro d’affari del 3% a 146,9 milioni rispetto al periodo di confronto, sostenuta da entrambi i segmenti di riferimento (imprese +3,5% a/a a 78,5 milioni; istituzioni finanziarie +2,4% a/a a 65,7 milioni).
Il fatturato dell’attività di Credit Management è salito del 44,6% a 66,4 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2017, attribuibile in larga misura alla crescita organica del business, e per il residuo agli effetti degli incarichi di special servicer assunti nell’ambito della gestione dei crediti in sofferenza originati dall’avvio della partnership industriale con Banca Popolare di Bari. Inoltre, ha contribuito anche l’impatto positivo generato dall’avvio della partnership con Mps per la gestione dei flussi futuri di crediti problematici.
In calo del 3% annuo a 11,6 milioni l’apporto dell’attività di Marketing Solutions, per effetto dello slittamento temporale di alcuni progetti e nonostante una crescita dei ricavi apportati alla rete commerciale.
I costi operativi sono aumentati da 107,1 milioni del periodo gennaio-giugno 2017 a 120,6 milioni, muovendosi proporzionalmente al giro d’affari.
Tali dinamiche si sono riflesse in un’Ebitda adjusted di 102,4 milioni, con un progresso dell’11,9% rispetto al periodo di confronto.
Aumento più sostenuto per l’Ebit adjusted a 65,8 milioni (+17,1% rispetto al primo semestre 2017), che ha beneficiato del calo degli ammortamenti a 33,4 milioni (-3,5% rispetto ai primi sei mesi del 2017).
Dopo maggiori oneri finanziari netti saliti a 9,6 milioni (dai 5,7 milioni del periodo gennaio-giugno 2017) e imposte aumentate a 15,6 milioni (+18,6% annuo), il periodo si è chiuso un utile netto adjusted di 52,8 milioni (+11,8% rispetto al periodo di confronto). Includendo le poste non ricorrenti, l’utile netto si sarebbe fissato a 36,8 milioni.
Sale l’indebitamento finanziario netto, che passa dai 474,2 milioni di fine 2017 ai 544,3 milioni al 30 giugno 2018. Il rapporto debito netto/Ebitda adjusted sale a 2,7x.