Venerdì pomeriggio dopo la chiusura di piazza Affari, il gruppo di Foro Buonaparte ha pubblicato i risultati relativi al periodo gennaio-giugno dell’esercizio in corso e ha anche fornito la nuova previsione di Ebitda per l’intero 2018 collocandosi nell’intervallo tra 700 e 740 milioni di euro. Ricordiamo che lo scorso 4 maggio i vertici di Edison avevano dichiarato di aspettarsi di chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo compreso tra 670 e 730 milioni, in flessione rispetto all’Ebitda di 803 milioni registrato nel 2017 a causa di un contesto di mercato caratterizzato da uno scenario prezzi e margine meno favorevole.
Tornando ai conti dei primi sei mesi del 2018, il gruppo guidato da Marc Benayoun ha registrato un fatturato complessivo di 4,48 miliardi, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2017 grazie al miglioramento dello scenario di riferimento. Nel dettaglio, i ricavi della filiera idrocarburi sono aumentati del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 grazie ai maggiori volumi delle produzioni estere e all’incremento dei prezzi. In calo, invece, i ricavi della filiera energia elettrica che nei primi sei mesi dell’anno sono diminuiti del 6,7% su base tendenziale principalmente a causa dei minori volumi venduti sul mercato all’ingrosso, in parte compensata dall’aumento dei volumi venduti ai clienti finali.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda del 1° semestre del 2018 di Edison si è attestato a 407 milioni, in flessione del 4,5% su base annua a causa del debole andamento della filiera idrocarburi, con il margine operativo lordo in riduzione del 19,6% su base annua, su cui ha inciso soprattutto l’attesa contrazione della marginalità dell’attività di compravendita del gas, che ha risentito di uno scenario di mercato meno favorevole. Significativo il contributo alla redditività dell’attività E&P che ha beneficiato dei maggiori volumi delle produzioni estere e del miglioramento dello scenario. Nel periodo in esame, l’Ebitda della filiera energia elettrica è cresciuto del 38,9% su base annua, grazie al maggior contributo del comparto idroelettrico e a una maggiore redditività della generazione termoelettrica.
Nei primi sei mesi del 2018, il gruppo controllato dalla francese Edf ha portato a casa un Ebit di 160 milioni che si confronta con un utile operativo di 19 milioni registrato nello stesso periodo del 2017, grazie all’azzeramento della variazione del fair value relativo all’attività di hedging delle commodity e dei cambi che nei primi sei mesi dello scorso anno era stata negativa per 161 milioni. Il risultato recepisce ammortamenti e svalutazioni per 234 milioni, sostanzialmente in linea con i 240 milioni registrati nel 1° semestre del 2017.
Al di sotto della gestione caratteristica, il risultato prima delle imposte di Edison è stato positivo per 149 milioni nei primi sei mesi del 2018, in sensibile miglioramento rispetto alla perdita di 57 milioni nel 1° semestre del 2017 anche grazie al dimezzamento degli oneri finanziari netti che hanno beneficiato della riduzione del costo del debito e del venir meno delle perdite registrate sui cambi. Si ricorda che il risultato prima delle imposte dello scorso anno includeva la svalutazione per 55 milioni delle partecipazioni, poi cedute, nella società Infrastrutture Trasporto Gas e in Terminale GNL Adriatico.
Il gruppo di Foro Buonaparte ha concluso il 1° semestre dell’anno con un utile netto di 62 milioni che si confronta con la perdita di 140 milioni registrata nello stesso periodo del 2017.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 è salito a 203 milioni dai 116 milioni della fine del 2017 a seguito delle acquisizioni di Gas Natural Vendita Italia e Attiva, che hanno inciso per 293 milioni, incluso il debito. La buona gestione operativa ha, comunque, permesso di contenere l’aumento dell’indebitamento legato alle operazioni di M&A del periodo.