Mercati – Chiusura cauta, a Milano (-0,1%) male Stm (-2,7%)

Seduta prudente per gli eurolistini, in attesa degli appuntamenti di questa settimana con le banche centrali. Il Ftse Mib di Milano archivia le contrattazioni in flessione dello 0,1% a 21.941 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (flat), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 (-0,1%). A Wall Street spicca in negativo il calo del Nasdaq (-1%), dopo il ribasso di venerdì in scia ad alcune trimestrali poco brillanti e aspettando i conti di Apple che verranno diffusi domani.

Mercoledì si concluderà il meeting della Fed, che dovrebbe confermare la politica di graduale rialzo dei tassi di interesse, con i mercati che si aspettano un aumento a settembre e un altro prima della fine dell’anno. Il tutto anche alla luce del solido dato di venerdì sul Pil, in attesa del report sul mercato del lavoro previsto a fine settimana. Domani e giovedì si terranno anche gli incontri della Bank of Japan e della Bank of England, con l’istituto centrale nipponico che potrebbe annunciare delle modifiche al massiccio programma di stimoli monetari.

Sul fronte macro l’inflazione tedesca si è attestata appena al di sotto delle attese degli analisti, facendo segnare un incremento mensile dello 0,3% e un aumento del 2% su base annua. Perfettamente in linea con le stime il dato armonizzato Ue (+0,4 m/m, +2,1 a/a). In mattinata la fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è confermata in calo anche per il mese di luglio (-0,6 punti).

Intanto, sul Forex, l’euro/dollaro torna sopra quota 1,17 mentre il dollaro/yen si mantiene stabile in area 111, in attesa delle delibere delle banche centrali.

Vendite generalizzate sul comparto obbligazionario, con il rendimento del Btp decennale che risale al 2,78% e lo spread con il Bund a 234 punti base.

Tra le materie prime risalgono le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 70 e 74,9 dollari al barile, sostenute dal deprezzamento del biglietto verde e dai persistenti timori per un calo dell’offerta mondiale, mentre l’oro supera i 1.223 dollari l’oncia.

Tornando a Piazza Affari chiude in negativo, dopo gli acquisti della mattinata, MEDIASET (-0,6%), che ha chiuso il semestre con un calo del 42,8% dell’utile netto. Il rialzo del greggio sostiene SAIPEM (+1,6%), che ha siglato con un pool di diciassette istituti di credito nazionali e internazionali il contratto di estensione della scadenza e modifica della linea di credito rotativa originariamente sottoscritta il 10 dicembre 2015. Rimbalza FCA (+1,4%) dopo il crollo della scorsa ottava, ben intonata anche LEONARDO (+0,6%) in attesa dei conti.

Contrastati i bancari, deboli le utilities in attesa dei conti di ENEL (-0,3%), SNAM (-1,4%) e A2A (-0,4%). Ancora realizzi su CAMPARI (-1,4%) e MONCLER (-2,6%), vendite su ATLANTIA (-1,7%) e FERRARI (-1,6%). Chiude in fondo al Ftse Mib STM (-2,7%) aspettando i risultati di Apple.