Saras ha chiuso il primo semestre 2018 con ricavi in crescita del 42% a 5.591 milioni, grazie soprattutto all’aumento delle quotazioni petrolifere medie e alla crescente attività di compravendita di grezzi e prodotti petroliferi.
Nel periodo in esame, le quotazioni della benzina hanno fatto segnare una media di 669 $/ton (rispetto alla media di 531 $/ton nel primo semestre del 2017), mentre le quotazioni del diesel sono state in media pari a 623 $/ton (rispetto alla media di 464 $/ton nel primo semestre del 2017).
Tale dinamica ha determinato maggior ricavi per circa 1.460 milioni nel segmento Raffinazione e per circa 170 milioni nel segmento Marketing. Inoltre, i ricavi del segmento Generazione di Energia Elettrica sono risultati superiori di circa 35 milioni rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente anche grazie alla tariffa CIP6/92 più elevata.
L’Ebitda comparable è diminuito del 40% a 150,4 milioni, principalmente a causa del segmento Raffinazione che ha operato in uno scenario di mercato meno favorevole e ha realizzato volumi inferiori anche a causa di una performance operativa inferiore alle attese.
Il risultato netto comparable è stato pari a 14,9 milioni, rispetto ai 109,9 milioni del secondo trimestre 2017. Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è tornata positiva e pari a 42 milioni, rispetto agli 87 milioni al 31 dicembre 2017. La generazione di cassa proveniente dalla gestione operativa è stata assorbita dagli investimenti effettuati, dall’incremento degli inventari petroliferi nel periodo e dal pagamento del dividendo nel maggio 2018.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Saras punta a conseguire un premio al di sopra del margine EMC Benchmark pari a circa 2,5 ÷ 3,0 $/bl (al netto delle manutenzioni) tenendo anche in considerazione il fatto che nella seconda parte dell’anno non sono programmate attività manutentive rilevanti e pertanto la raffineria potrà operare a pieno regime. La posizione finanziaria netta a fine anno è attesa confermarsi positiva.