Il Cda della casa editrice romana ha approvato i risultati del semestre 2018, chiuso con ricavi per 67,2 milioni, in calo del 9,3% rispetto al pari periodo 2017.
Un andamento che sconta la contrazione dei ricavi pubblicitari e diffusionali registrata a livello settoriale. Nel dettaglio, i ricavi derivanti dalla vendita sia su carta che digitale dei
quotidiani del gruppo si sono attestati a 33 milioni, in calo del 7,4% rispetto al corrispondente periodo del 2017, mentre la raccolta pubblicitaria è diminuita del 10,7% a 33,9 milioni (-12,7% raccolta pubblicitaria cartacea, -5,3% raccolta pubblicitaria su internet).
Si incrementa il deficit dell’Ebitda, passato da -1,5 milioni a -2,6 milioni, nonostante il decremento di circa sette punti percentuali dei costi operativi.
Dopo la contabilizzazione di oneri non monetari legati ad ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni, attestati a 1,4 milioni (3,7 milioni nel 1H 2017), il risultato della gestione operativa si esprime in una perdita di 4 milioni, in calo del 23,3% rispetto al deficit di 5,2 milioni del pari periodo 2017.
Il risultato della gestione finanziaria, positivo per 5,2 milioni e benefici d’imposta per 1,1 milioni, portano il risultato netto della gestione in utile per 2,2 milioni contro la sostanziale pareggio del 1° semestre 2017.
Al 30 giugno 2018, il gruppo presenta liquidità finanziaria netta per 121,8 milioni, diminuita di circa 7 milioni rispetto al dato di fine dicembre 2017 (128,5 milioni) per effetto di investimenti in attività finanziarie, che hanno comportato un’uscita di cassa per circa 12,5 milioni, solo in parte compensati da entrate per 5,5 milioni per dividendi incassati.