Il CdA di Poligrafici Editoriale ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018.
A causa dell’andamento sfavorevole del mercato degli investimenti pubblicitari su quotidiani e cartacei, in calo a livello settoriale del 6,9% nei primi sei mesi 2018 e della riduzione dell’8,1% nella vendite totali di quotidiani, la casa editrice bolognese ha riportato ricavi complessivi pari a 76,7 milioni in diminuzione del 3,8% rispetto al pari periodo 2017.
Da dati di dettaglio, si evince tuttavia un andamento migliore rispetto al mercato con la riduzione del 5,8% a 50,2 milioni dei ricavi editoriali ed il lieve miglioramento (+0,3%) dei proventi dalla raccolta pubblicitaria.
A livello operativo si segnala l’incremento di entrambi i margini e dei rispettivi rapporti con il fatturato. L’Ebitda adjusted del periodo è salito del 18,5% rispetto al pari periodo 2017 a 4,2 milioni, mentre l’Ebit adjusted si è attestato a 1,4 milioni (0,2 milioni nel 1H 2017).
A fronte di una gestione finanziaria e di un carico fiscale sostanzialmente invariati, il semestre si è chiuso con un utile netto di 0,3 milioni contro una perdita di 2,1 milioni nel 2017, dove il risultato finale era stato negativamente condizionato da una perdita di 1,8 milioni su attività destinate alla vendita.
Al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario del gruppo si attesta a 28,8 milioni, migliorato di circa 2,1 milioni rispetto ai 30,9 milioni di fine dicembre 2017.
In un contesto di incertezza del settore editoriale in cui opera il gruppo, il management
continuerà a mettere in atto interventi volti all’efficientamento dei costi che garantiscano
marginalità positive e la generazione di flussi di cassa al servizio del debito.
Il gruppo proseguirà le politiche di valorizzazione dei brand sia nel settore tradizionale,
con l’ampliamento delle aree di diffusione, che nel settore multimediale, anche attraverso
costanti aggiornamenti tecnologici e progetti innovativi. Tra questi assume particolare
rilievo l’avvio del progetto relativo allo sviluppo della “intelligenza artificiale” realizzabile
anche con i contributi messi a disposizione da Google attraverso l’iniziativa Digital News
Initiative.
