Il CdA di Reno De Medici, in occasione dell’approvazione dei conti del primo semestre 2018, ha comunicato i dati sull’andamento della gestione relativi al solo secondo trimestre 2018.
Nel dettaglio, il periodo in esame si è chiuso con ricavi consolidati in aumento del 5,3% a 150,3 milioni. A fronte di domanda stabile nel segmento in cui il gruppo (WLC) tradizionalmente opera, la strategia attuata dal management ha permesso un incremento del giro d’affari anche a prezzi medi di vendita superiori. In particolare nel secondo trimestre 2018 RDM non ha riflesso sul prezzo finale il minor costo delle materie prime, migliorando il mix di vendita grazie ad un’attenta pianificazione della produzione e all’ottimizzazione della supply chain.
In termini operativi, l’Ebitda si è attestato a 19,3 milioni (+35,6% rispetto al 2Q 2017), portando la relativa marginalità sui ricavi a 12,8% contro il 10% del pari periodo di confronto. Una dinamica favorita.
A fronte di ammortamento sostanzialmente stabili, il risultato della gestione operativa è positivo per 13,3 milioni (+56,9% rispetto al 2Q 2017).
Nel periodo considerato, aumenta l’impatto della gestione fiscale con imposte pari a 4,6 milioni e la relativa incidenza passata dal 6,1% al 35,6%.
Grazie anche a minori oneri finanziari, la gestione del trimestre si è chiusa con un utile netto pari a 8,4 milioni, in aumento del 15,9% rispetto ai 7,2 milioni del secondo trimestre 2017.
Al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 30 milioni, migliorato di circa 11,5 milioni rispetto al dato presentato a fine marzo 2018.