Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha ceduto lo 0,5%, sovraperformando leggermente il Ftse Mib (-0,1%) ma registrando un andamento sostanzialmente in linea con il corrispondente indice europeo (-0,6%).
Sul fronte macro, il prossimo mercoledì si concluderà il meeting della Fed, che dovrebbe confermare la politica di graduale rialzo dei tassi di interesse, con i mercati che si aspettano un aumento a settembre e un altro prima della fine dell’anno.
Si segnalano inoltre le vendite generalizzate sul comparto obbligazionario, con il rendimento del Btp decennale che risale al 2,78% e lo spread con il Bund a 234 punti base.
Chiudono in frazionale ribasso le Big del settore utility, quasi tutte in attesa della pubblicazione dei conti ad eccezione di Terna che ha già pubblicato la semestrale. Tra le società a grande capitalizzazione la migliore è stata Enel (-0,3%).
Tra le Mid, in evidenza invece Ascopiave (+1,7%) e Iren (+1%. Invariata Hera (+0%) dopo la pubblicazione dei conti del periodo aprile-giugno, chiuso con un utile netto di pertinenza degli azionisti del gruppo bolognese è così lievitato a 37,6 milioni, in crescita del 20,9% su base annua e superiore dell’8,7% rispetto al consensus.
Infine tra i titoli delle società a minore capitalizzazione, positive Biancamano e TerniEnergia che hanno rispettivamente guadagnato il 2,2% e l’1,2%.
Ieri K.R.Energy (-0,1%) ha reso noto che la controllata FIB Srl ha sottoscritto un contratto di finanziamento agevolato con Invitalia per circa 20 milioni di euro. Nel dettaglio, 16,5 milioni saranno destinati al Progetto di Investimento Industriale e 3,5 milioni al progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale (congiuntamente il “Progetto Litio).