Campari – Utile ante imposte a 89,5 mln nel 2Q 2018

Nel secondo trimestre 2018 il gruppo realizza ricavi pari a 442,2 milioni, in flessione dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

L’Ebitda adjusted e l’Ebit Adjusted rimangono sostanzialmente invariati rispettivamente a 113,2 milioni e 99,4 milioni beneficiando quest’ultimo anche di ammortamenti diminuiti del 2,8 per cento.

La gestione finanziaria passa a -7,9 milioni dai -40 milioni del secondo trimestre 2017, che avevano scontato rettifiche per 24,4 milioni nel primo semestre dello scorso anno imputabili ad operazioni di liability management realizzate nel mese di aprile 2017.

Tutto ciò si riflette sull’utile ante imposte, che sale del 63% a 89,5 milioni.

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 946,8 milioni, in aumento di 8,1 milioni rispetto a fine marzo 2018, il multiplo di debito finanziario netto su Ebitda pro-forma al 30 giugno 2018 è pari a 1,9 volte, in riduzione rispetto a 2,0 volte al 31 dicembre 2017

Il management si attende per la restante parte dell’anno, in relazione alle vendite, che la crescita organica sarà ancora trainata dalla sovra performance delle marche a priorità globale e regionale a elevata marginalità nei principali mercati sviluppati, a eccezione di SKYY, la cui performance continuerà a essere impattata da ulteriore destocking negli Stati Uniti. Dal punto di vista geografico, la società riporta poi che i principali mercati sviluppati continueranno a guidare la crescita, mentre alcuni mercati emergenti, caratterizzati da bassa marginalità, saranno ancora penalizzati da un contesto macroeconomico volatile e da instabilità politica.

Il management prevede che l’espansione della redditività lorda a livello organico continuerà a beneficiare del mix favorevole delle vendite e sarà in grado di controbilanciare l’impatto negativo dell’aumento del prezzo dell’agave. In particolare il progressivo aumento del prezzo medio di acquisto dell’agave potrà subire un’accelerazione nella restante parte dell’anno, generando nel secondo semestre un impatto diluitivo maggiore rispetto a quanto già avvenuto nel primo semestre.
In relazione all’Ebit rettificato, il potenziale beneficio derivante da un andamento meno sfavorevole dei tassi di cambio, con particolare riferimento al dollaro nei confronti dell’euro, potrà essere reinvestito in un’accelerazione degli investimenti in attività di marketing a supporto dei marchi globali, nonché da un selettivo rafforzamento delle strutture commerciali del Gruppo sul canale on-premise e nello sviluppo di brand house.
In relazione ai principali indicatori di crescita organica, il gruppo rimane fiducioso riguardo al conseguimento di una performance positiva nell’anno 2018.