ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un progresso dell’1,1% e facendo nettamente meglio dell’omologo europeo (-0,1%), supportato dalla buona verve del comparto bancario (+2,2%) e uniformandosi al Ftse Mib (+1,3%).
Gli investitori per una seduta sembrano avere messo da parte le preoccupazioni generate dalle tensioni commerciali internazionali, considerando anche l’accordo trovato la settimana scorsa tra Stati Uniti e Unione Europea per risolvere la questione del reciproco protezionismo.
L’ottima giornata del settore creditizio si è riflessa in larga parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali continua il buon momento di Banca Generali (+1,9%) e Azimut (+1,6%), che beneficiano ancora dei conti trimestrali migliori delle attese. In spolvero Banca Mediolanum (+3,5%), dopo che la trimestrale ha evidenziato risultati migliori rispetto alle stime del mercato. L’Ad Massimo Doris alla stampa ha fatto presente che la banca d’affari, nata a inizio 2018, raggiungerà il break even già nel 2019 e che la raccolta gestita entro fine anno raggiungerà 3,5-4 miliardi.
Nel Mid Cap continuano i realizzi su Banca Ifis (-0,4%) in attesa dei conti che saranno pubblicati venerdì, mentre rimbalza doBank (+4,5%) dopo le vendite che hanno caratterizzato l’ultimo mese. Continua il trend positivo di Cerved (+2,6%), sostenuto anche dai conti del primo semestre che hanno evidenziato ricavi e margini in crescita, con il gruppo che ha in pipeline un paio di acquisizioni entro fine anno. Scatta Tamburi (+5%) dopo l’upgrade a ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux.
Tra le Small Cap scattano i realizzi su Banca Sistema (-2,8%) dopo la buona performance dei giorni scorsi grazie anche ai buoni risultati semestrali, mentre frena nuovamente Banca Intermobiliare (-0,8%).