Nel periodo aprile-giugno dell’anno in corso, il gruppo presieduto da Nicola Cecconato ha portato a casa ricavi consolidati pari a 109,9 milioni di euro, in aumento del 12,2% su base annua. Alla base dell’incremento del fatturato di Ascopiave nel 2° trimestre del 2018 i maggiori ricavi per vendite di materia prima a termine, la crescita dei ricavi di vendita dell’energia elettrica e le più alte entrate iscritte per il conseguimento degli obblighi di risparmio energetico.
A livello di risultati operativi, l’Ebitda della ex-municipalizzata veneta si è attestato a 12,2 milioni, in flessione del 3,6% su base annua a causa della contrazione del margine commerciale sulla vendita del gas (-2,9 milioni) principalmente in ragione degli effetti non ricorrenti derivanti dal settlement gas. Nel mese di giugno Snam Rete Gas ha reso disponibile i differenziali volumetrici collegati al bilanciamento dei volumi allocati in cabina per gli esercizi 2013-2016, nonché il differenziale volumetrico introdotto a mezzo delle delibere 670/2017/R/gas e 782/2017/R/gas che prevedevano la neutralizzazione per gli utenti della rete di distribuzione del delta in-output. Il bilanciamento dei volumi in cabina e il differenziale correlato alle quantità di gas immesso nella rete di distribuzione locale e prelevato dai clienti finali, hanno determinato l’iscrizione di costi di acquisto della materia prima e di vendita della stessa con un effetto netto negativo di 2,1 milioni. Il margine commerciale sul trading del gas è stato pari a zero, mentre quello sulla vendita di energia elettrica ha registrato un aumento di 0,1 milioni. I ricavi tariffari della distribuzione e misura sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 2° trimestre del 2017. La variazione del saldo delle voci di costo e di ricavo residuali – a parità di perimetro di consolidamento – ha poi positivamente influenzato il margine operativo lordo.
Nel periodo in esame, l’Ebit di Ascopiave è stato pari a 5,9 milioni, in flessione dell’8,8% su base annua anche a causa dell’incremento dell’1,9% su base annua della voce ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti.
Al di sotto della gestione caratteristica, gli oneri finanziari netti sono lievitati del 63,8% rispetto al 2° trimestre del 2017. Balzo del 69% su base annua della voce partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto in quanto Il consolidamento con il metodo del patrimonio netto delle società a controllo congiunto e della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ha comportato lo stanziamento di proventi per 1,4 milioni, a fronte di 0,8 milioni del 2° trimestre del 2017. In flessione dell’8,1% su base annua, invece, le imposte per effetto della minore base imponibile generata e della riduzione di oltre due punti percentuali del tax rate, scivolato al 33% dal precedente 35,5 per cento.
Il conto economico di Ascopiave relativo al 2° trimestre del 2018 si è così chiuso con un utile netto di quasi 5 milioni, in aumento del 6,5% su base annua.
Sul fronte dello stato patrimoniale al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto è stato pari 57,1 milioni, in aumento del 2,8% rispetto a fine marzo in quanto il flusso di cassa reddituale che ha generato risorse per 11 milioni, la gestione del capitale circolante netto operativo e la gestione del capitale netto fiscale che hanno generato risorse per complessivi 25,8 milioni sono state più che compensate da 4,1 milioni per gli investimenti netti in immobilizzazioni e dai 34,3 milioni relativi alla distribuzione di dividendi al netto dei dividendi incassati dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dell’erogazione di azioni proprie quale remunerazione di piani di incentivazioni.
Nel periodo aprile-giugno dell’anno in corso, gli investimenti sono stati pari a 4,4 milioni, in flessione del 28,4% su base annua e hanno riguardato principalmente lo sviluppo, la manutenzione e l’ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.