Prevalgono le prese di profitto su Poste Italiane nel giorno della diffusione dei risultati semestrali. Intorno alle 10:15 le azioni segnano un rosso del 4,3% a 7,61 euro. Il titolo è però reduce da un ottimo mese, periodo in cui, escludendo la performance odierna era arrivato a guadagnare oltre il 10 per cento.
Prima dell’apertura delle contrattazioni il gruppo ha alzato il velo sui conti del primo semestre. Nel solo secondo trimestre, i ricavi sono risultati allineati alle stime, mentre i margini sono stati superiori alle attese. Il consensus del secondo trimestre è stato pubblicato sul sito istituzionale della società.
Nel periodo aprile-giugno il giro d’affari si è attestato a 2,5 miliardi (in linea al consensus e -4,7% rispetto al periodo di confronto), l’Ebit ha toccato 350 milioni (+7,4% rispetto alle stime di 326 milioni e +9% rispetto al secondo trimestre 2017), mentre l’utile netto ha toccato 250 milioni (+10,6% rispetto alle attese di 226 milioni e +57,2% rispetto al periodo aprile-giugno 2017).
Matteo Del Fante, Ceo di Poste Italiane, ha commentato: “Poste Italiane procede con una solida attuazione degli obiettivi di “Deliver 2022” e la performance del secondo trimestre conferma i primi impatti positivi dell’esecuzione del piano. Confermiamo i nostri obiettivi 2018 sia a livello di gruppo che unità di business”.
Si segnala che il ratio di solvibilità della controllata Poste Vita ha registrato un significativo calo al 18% a fine giugno (dal 279% al 31 dicembre 2017) a causa della volatilità dei Btp nel periodo aprile-giugno.
I vertici del gruppo, però, nel corso della conference call di presentazione dei risultati ha rassicurato sul fatto che il Solvency ratio di Poste Vita è appropriato e non impatterà sulla politica di dividendi.