Il primo semestre 2018 di Poste Italiane si è chiuso positivamente. I ricavi si sono mantenuti sostanzialmente stabili a 5,43 miliardi, mentre è stata decisamente più significativa la crescita del risultato operativo (+24,3% annuo a 1,05 miliardi) e dell’utile netto (+44,1% a 735 milioni rispetto al primo semestre 2017). Il tutto grazie al buon contenimento dei costi.
“Poste Italiane procede con una solida attuazione degli obiettivi di “Deliver 2022” e la performance conferma i primi impatti positivi dell’esecuzione del piano. Sono molto soddisfatto dei primi risultati del nuovo modello di recapito (Joint Delivery Model) e dalla perfetta esecuzione del suo piano di attuazione. Prevediamo un consolidamento della nostra leadership nell’e-commerce attraverso la progressiva realizzazione del piano Deliver 2022 con i volumi B2C in aumento del 40% nella prima metà dell’anno. Arrivano inoltre riscontri positivi dal progetto di digitalizzazione del gruppo, che è in fase di accelerazione anche grazie alla costituzione di un istituto di monetica elettronica che sarà operativo entro la fine dell’anno. Confermiamo i nostri obiettivi 2018 sia a livello di gruppo che unità di business”. È con queste parole che Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, ha commentato i conti relativi al primo semestre 2018.
I risultati dei primi sei mesi recepiscono già i primi effetti del nuovo piano industriale presentato al mercato a fine febbraio.
Il gruppo, nel periodo in esame, ha riportato ricavi totali sostanzialmente stabili a 5,43 miliardi.
Per quanto riguarda le singole componenti, il settore dei servizi finanziari ha registrato un giro d’affari di 2,68 miliardi, in linea con l’anno precedente. L’andamento ha beneficiato dell’aumento della raccolta del risparmio postale frutto dell’accordo con Cdp, che ha generato commissioni per 444 milioni su un totale di 894 milioni. Gli interessi attivi sono ammontati a 747 milioni nel primo semestre del 2018 grazie ad un incremento dei volumi medi che hanno compensano l’impatto negativo dei tassi di interesse più bassi. Le commissioni per la distribuzione di prestiti si sono attestate a 128 milioni, mentre quelle generate dalle masse in gestione a 44 milioni.
I ricavi generati dai servizi postali e commerciali sono calati a 1,76 miliardi (-2,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017). Il sensibile miglioramento degli introiti del comparto pacchi (352 milioni; +2,9% a/a) ha compensato gran parte del calo di quelli derivanti dalla corrispondenza (1,3 miliardi; -3,4% annuo).
Il settore assicurativo ha registrato una raccolta premi in lieve flessione a 685 milioni (-1,9% a/a), al netto delle variazioni delle riserve tecniche e degli oneri per sinistri. Nel ramo danni, i premi netti sono aumentati del 30,7% a 63 milioni rispetto al primo semestre 2017, mentre per i fondi individuali pensionistici l’incremento è stato del 20,8% annuo a 41 milioni. Questi due segmenti hanno compensato in larga parte il rallentamento della raccolta del ramo vita (-5,7% a 581 milioni rispetto al periodo ai primi sei mesi dle 2017). Un andamento che riflette il ribilanciamento del portafoglio, con un costante aumento dei premi generati dai prodotti unit-linked e multi-asset ramo III a fronte del calo delle gestioni separate (ramo I).
I ricavi riferiti ai pagamenti digitali hanno toccato 307 milioni, con un rialzo del 10.4% su base annua, grazie al sostegno di tutte le linee di attività. Il giro d’affari da pagamenti con carte è aumentato del 23% a 122 milioni rispetto all’anno precedente, grazie ad una crescita delle carte PostePay e ad un elevato numero di transazioni, sia nel canale fisico sia in quello digitale. Positivo anche l’apporto degli altri segmenti.
La tenuta dei ricavi, unita al contenimento dei costi operativi (-5,9% a 4,38 miliardi rispetto al periodo gennaio-giugno 2017), ha permesso all’Ebit di salire a 1,05 miliardi (+24,3% rispetto al periodo di confronto). Il maggiore apporto è arrivato dal comparto dei servizi finanziari (+24,8% a 408 milioni rispetto al primo semestre 2017), seguito dei servizi assicurativi (+2,9% annuo a 360 milioni). L’Ebit del settore dei servizi postali e quello dei pagamenti digitali sono cresciuti rispettivamente del 145% a 184 milioni e del 6,3% a 101 milioni rispetto al periodo di confronto.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto balzato del 44,1% a 735 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2017. Il contributo dei servizi finanziari è stato di 293 milioni (+25,2% annuo), quello dei servizi assicurativi di 251 milioni (+7,7% a/a), quello dei servizi postali di 114 milioni (perdita di 27 milioni nel primo semestre 2017) e quello dei pagamenti digitali di 77 milioni (+10% rispetto al periodo gennaio-giugno 2017).
A fine 2017, il totale delle masse gestite/amministrate dal gruppo ammonta a 510 miliardi (+4 miliardi rispetto all’anno precedente).
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2018 è positiva per 4,9 milioni (liquidità netta di 5,6 milioni a fine anno 2017).