Sabaf ha chiuso il primo semestre 2018 con ricavi in calo dell’1,6% a 76 milioni (-0,5% a parità di cambi), con un andamento della domanda disomogeneo nei diversi mercati in cui il gruppo opera.
In Turchia, principale mercato di riferimento, Sabaf ha ulteriormente rafforzato la propria quota, riuscendo così a compensare la debolezza del mercato. In Italia i clienti hanno manifestato un trend in marcato rallentamento rispetto al primo semestre 2017; anche in Asia e nell’area Medio Oriente e Nord Africa il Gruppo ha registrato vendite in calo. In Nord America e in Sud America, invece, continua il consolidamento della crescita degli ultimi anni.
A livello di categoria di prodotto, si evidenzia una leggera debolezza dei componenti gas domestici, mentre cerniere e bruciatori professionali registrano tassi di crescita a doppia cifra.
I prezzi medi di vendita del periodo sono stati inferiori dello 0,4% rispetto al primo semestre 2017, mentre i costi di acquisto delle principali materie prime (alluminio, acciaio e ottone) e dell’energia hanno registrato un generale incremento, con un effetto negativo di circa 1 milione (pari all’1,3% delle vendite).
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’impatto negativo dei cambi, dei prezzi di vendita e dei costi di acquisto è stato parzialmente compensato dagli ulteriori miglioramenti dell’efficienza produttiva.
L’Ebitda è diminuito del 9% a 15,3 milioni di euro, con una marginalità al 20,1% (-160 punti base), mentre l’Ebit ha segnato ha segnato un -12,9% a 9 milioni, con un ros all’11,8% (-150 punti base). Il semestre si è chiuso con un utile netto in calo del 3% a 7,2 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 34,8 milioni, in aumento rispetto ai 25,5 milioni dopo avere distribuito dividendi per 6,1 milioni e acquistato azioni proprie per 2,1 milioni.
Nonostante la visibilità sul secondo semestre sia ancora parziale, a parità di area di consolidamento – escluso pertanto il contributo atteso dall’acquisizione di Okida – per l’intero 2018, Sabaf prevede di recuperare la flessione del primo semestre e di raggiungere vendite in linea al 2017 e una redditività operativa di circa il 20%, aspettative anticipate dall’andamento dei mesi di giugno e luglio. La precedente previsione indicava ricavi in aumento tra il 3% e il 5% rispetto al 2017 e una redditività operativa in linea con il 2017.