ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un moderato ribasso dello 0,3% e sostanzialmente allineato all’omologo europeo (+0,3%), frenato in parte dalle vendite sul comparto bancario (-2,6%) ma tenendo nettamente meglio del Ftse Mib (-1,9%).
Tra gli investitori hanno prevalso nuovamente le incertezze generate dalla tensione commerciale internazionale tra Usa e Cina, con gli States che potrebbero rendere ancora più pesanti i dazi contro il Paese del Dragone, con quest’ultimo preparato a replicare.
La seduta in rosso del settore creditizio ha impattato solo marginalmente sui titoli del risparmio gestito, tra i quali si sono messi in evidenza Banca Mediolanum (+3,9%), dopo la i conti trimestrali migliore delle attese evidenziati, e Fineco (+1,4%), anch’essa sostenuta dalla solida trimestrale riportata.
Lieve calo per Poste Italiane (-0,2%) nel giorno in cui il cda ha approvato i risultati semestrali, con il gruppo che nel frattempo ha nominato un nuovo Cfo e ha siglato una lettera di intenti con UniCredit nel credito al consumo.
Nel Mid Cap proseguono le prese di beneficio su Banca Ifis (-5,2%) in attesa dei conti che saranno pubblicati venerdì, mentre rallenta nuovamente doBank (-1,5%) dopo il tentato rimbalzo di martedì, nel giorno in cui ha ricevuto l’incarico per gestire 1,8 miliardi di crediti deteriorati in capo alle maggiori banche greche. Su Cerved (-0,3%) scatta qualche realizzo, dopo i rialzi dei giorni scorsi che hanno beneficiato anche dei buoni conti riportati nel primo semestre.
Tra le Small Cap risale parzialmente Banca Sistema (+0,5%) dopo le prese di beneficio di ieri, mentre prevalgono le vendite su DeA Capital (-0,5%) nonostante il lancio di un nuovo fondo che investirà nella sanità da parte della controllata DeA Capital Real Estate.